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Ferrara

Berluti e la ztl violata In tribunale contro Musa

Berluti e la ztl violata In tribunale contro Musa

Il giudice di pace ha respinto la richiesta di cassare 41 verbali di infrazione ma la società che produce calzature di lusso ha già impugnato le tre sentenze

29 aprile 2014
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Per posare le fondamenta dello stabilimento di Gaibanella si sono dovuti aprire un varco in un castello di carta bollata, tra timbri, autorizzazioni e protocolli. Nessuno probabilmente aveva messo nel conto che tra gli atti da sbrigare a Ferrara la Manifattura Berluti, che nella frazione estense produrrà borse e calzature di alta qualità, avrebbe dovuto includere i verbali di una quarantina di multe. Tutti ingressi ‘abusivi’ nella zona a traffico limitato avvenuti sotto l’occhio implacabile di ‘Musa’, il sistema elettronico di varchi con telecamera che presidia gli accessi al centro storico vietati alle auto. I veicoli della società controllata dal gruppo Lvmh, polo francese del lusso che oltre a Berluti conta tra i suoi ‘gioielli’ Bulgari, Dior e Louis Vuitton, si sono spinti per 41 volte «senza autorizzazione» oltre la soglia circoscritta dai vigili elettronici azionati dalla polizia municipale. Violazioni che risalgono al 2012 e che la società ha contestato rivolgendosi all’Ufficio del giudice di pace di Ferrara, primo livello di competenza in materia, che per tre volte ha respinto la richiesta di cassare le sanzioni. Ogni verbale notificato per l’accesso non autorizzato alla ztl comporta una sanzione di 90,23 euro. I 41 varchi violati costeranno quindi alla Manifattura Berluti 3.700 euro, a meno che...

A meno che il giudice di secondo grado non accolga l’impugnazione, già presentata, davanti al tribunale civile di Ferrara contro le tre sentenze che hanno rigettato i ricorsi relativi a tre ‘pacchetti’ di multe: uno comprendente 9 verbali, uno che raggruppa 22 violazioni e uno relativo a 10 sanzioni. In tutto 41, anche se non coincidono necessariamente con il numero di trasgressioni notificate dalla polizia municipale (che potrebbero essere di più). La curiosa tenzone giudiziaria sorta con Palazzo municipale - la cui celerità nella concessione dei permessi è stata rilevata ed elogiata più volte dall’impresa della moda, a sua volta accolta con tutti gli onori dal Comune per il corposo investimento che porterà lavoro, formazione e prestigio in un territorio duramente colpito dalla crisi - ha certamente suscitato imbarazzo negli uffici dei due litiganti che hanno deciso di mantenere un profilo basso, senza commentare pubblicamente le diverse fasi del procedimento mentre consegnavano atti e mandati ai rispettivi responsabili degli uffici legali. L’incidente di percorso, quindi, non sembra aver guastato i buoni rapporti consolidati tra l’ente pubblico e la società privata. Nel marzo scorso proprio la mostra ‘Berluti's Heritage Exhibition’ fu allestita nel Salone d'onore di Palazzo municipale. La rassegna era dedicata alle calzature che hanno fatto la storia della Manifattura nel mondo.(gi.ca.)