La Nuova Ferrara

Ferrara

Il successo? Mezzo milione di assaggi

di Maurizio Barbieri
Il successo? Mezzo milione di assaggi

Nei tre giorni le oltre 90 sagre hanno offerto degustazioni a raffica. Altre fiere si fanno avanti per avere il Misen

29 aprile 2014
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Il salone nazionale delle sagre è andato in archivio per la soddisfazione dei suoi organizzatori. La manifestazione piace e lo stanno a testimoniare le oltre ventimila presenze registrate. Ampliato il bacino di utenti che comprende visitatori non solo da Emilia-Romagna, Veneto e Lombardia ma un po’ da tutto il Nord e Centro Italia. Chi è venuto per la prima volta è rimasto favorevolmente impressionato e lo stesso dicasi per gli espositori che erano al debutto. «Mi avevano parlato di un salone molto vivo con una otevole partecipazione - spiega Lucio Penzo della Pro Colli Berici nonchè consigliere nazionale dell’Unpli, ma non pensavo ad una partecipazione così massiccia. Quest’anno abiamo deciso di partecipare in quanto ci rendiamo conto che tutti conoscono i Colli Euganei e ben pochi quelli Berici e i fatti ci hanno dato ragione». «Nello stand abbiamo effettuato degutazioni di prosciutto Berico Euganeo e di olio d’oliva proveniente dagli oliveti berici - afferma Manuel Piron dell’omonima azienda agricola - oltre a promozionare le varie manifestazione che si svolgono dalle nostre parti. Giudizio positivo».

Una fiera che suscita l’interesse da parte di altri enti fieristici perchè di questi tempi è raro vedere manifestazioni che numericamente crescono. La parte del leone indubbiamente la fanno gli assaggi (una media di 5.500-6.000 per ogni sagra e se si moltiplica per le oltre 90 sagre presenti si raggiungono numeri impressionanti). In ogni caso non solo assaggi ma laboratori, concorsi, gare gastronomiche, convegni, tombole, spettacoli musicali, un salone dell’hobby da fare invidia a manifestazione più rinomate. Di solito al termine di una fiera vengono annunciate le date della prosima edizione, questo non è avvenuto. Loris Cattabriga, presidente dell’Asociazione Sagre e Dintorni si limita ad affermare: «Ne parleremo con calma.Ferrara è la miglior location per quanto riguarda le sagre e rappresenta la soluzione ideale ma per fare un matrimonio bisogna essere in due». Secondo voci di corridoio Cattabriga avrebbe ricevuto qualche avance per esportare questa manifestazione altrove, (Modena?), ma avrebbe preso tempo. Da discutere anche la durata in quanto un impegno nell’arco di tre giornate si è dimostrato assai gravoso per i volontari ed il periodo, c’è chi preferirebbe venisse svolta in marzo. In ogni caso entro un paio di mesi tutti questi nodi verranno scilti. Certo è che per Ferrara Fiere il salone nazionale delle sagre rappresenta un bel fiore all’occhiello e i suoi diigenti farano tutto il possibile affinchè questa manifestazione resti a Ferrara. «E’ nostro intendimento migliorare la promozione dell’ evento oltre i confini interregionali - spiega Cattabriga - questo è uno dei punti prioritari». Anche a livello di mass-media c’è parecchio da fare in campo nazionale per un coinvolgimento delle tv nazionali (quest’anno c’erano le telecamere di Rai Tre) e soprattutto coinvolgere la stampa nazionale di settore (ad iniziare dai mensili di cucina ma non solo), un settore fino ad ora trascurato. Da valutare poi il fatto di far pagare un biglietto ridotto a chi entra dopo le 21. Più d’uno i è lamentato per non aver più trovato assaggi. mentre Nicola Zanardi, presidente dell’ente fieristico si dichiara possibilista, Cattabriga esclude tale ipotesi: «Ci sono tante altre attrazioni, dai laboratori ai gonfiabili per i bimbi, al ballo, ai laboratori. L’assaggio è una delle componenti e poi gli orari di questi assaggi erano ben specificati».