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Traduzioni latine, vince il liceo

Traduzioni latine, vince il liceo

Primo posto del “Cevolani” nel concorso internazionale svolto a Napoli

29 aprile 2014
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CENTO. Alla quarta edizione del prestigioso Certamen Vergilianum Neapolitanum, gara internazionale di traduzione dal latino e commento di un passo tratto da una delle opere del grande poeta mantovano Virgilio, il liceo-ginnasio "Cevolani" di Cento ha conquistato il primo posto grazie alla bravura e alla preparazione di Anna Aleotti, studentessa che frequenta l'ultimo anno dell'indirizzo classico.

Già nella seconda edizione del Certamen il liceo "Cevolani" si era distinto con una menzione speciale di merito, ottenuta dall'ex liceale Maria Francesca Melloni, e quest'anno la vittoria di Anna Aleotti, che dà automaticamente all'allieva il diritto di partecipare alle prossime Olimpiadi delle Lingue Classiche, costituisce una importantissima conferma ed un indubbio riconoscimento della serietà e della professionalità della scuola centese.

La gara, che si è svolta presso il liceo classico statale "Giuseppe Garibaldi" di Napoli ha visto impegnati i partecipanti nella traduzione e nel commento storico-letterario e linguistico-filologico di un passo dal libro VII dell'Eneide; la premiazione ha avuto luogo all'interno del museo Archeologico Nazionale di Napoli, alla presenza del dirigente scolastico del liceo "Garibaldi" e della commissione giudicatrice, composta da docenti universitari.

Anna Aleotti, oltre all'attestato, ha ricevuto un significativo premio in denaro e i complimenti della commissione, che ha così motivato la propria decisione: «La traduzione si presenta rispettosa del dettato sintattico del testo antico, con una resa in italiano che in più di un'occasione risulta elegante, ricercata e consapevole. Il commento denota una buona maturità interpretativa, nonché una pregevole attenzione agli aspetti retorico-formali e ai richiami intratestuali».

In una nota dello stesso liceo centese ssi afferma che «Questa brillante vittoria, oltre ad essere uno stimolo per la scuola e per gli insegnanti che in essa operano, è anche testimonianza dell'impegno e della determinazione di giovani capaci di trovare motivi di autentico interesse e di crescita umana e culturale nello studio di quelle lingue classiche che, contrariamente a quanto sostiene qualcuno, sono ben lontane dall'essere lingue "morte"!». Una brillante affermazione che contribuisce ad accrescere il prestigio del liceo centese.

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