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Condanna quasi unanime al gesto del Sap

Condanna quasi unanime al gesto del Sap

Saviano: Renzi esiga le dimissioni del segretario del sindacato. Alfano revoca l’appuntamento al Viminale con il Sap. Salvini della Lega: io sto con i poliziotti

30 aprile 2014
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Quasi unanime la condana del giorno dopo all’episodio accaduto martedì al Congresso nazionale del Sap, quando la platea dei delegati ha tributato un applauso di 5 minuti all’ingresso di tre (Paolo Forlani, Luca Pollastri ed Enzo Pontani) dei quattro agenti di polizia condannati per la morte di Federico Aldrovandi.

L’appello di Saviano. "Il Sindacato autonomo di Polizia (Sap) applaude Paolo Forlani, Monica Segatto, Enzo Pontani e Luca Pollastri, gli agenti condannati per aver ucciso nel 2005, durante quello che doveva essere un semplice controllo, Federico Aldrovandi, di diciotto anni". Lo scrive su facebook - secondo quantoriporta l’agenzia Dire - lo scrittore Roberto Saviano, che aggiunge: Chiedo al ministro Alfano, che ha dichiarato inaccettabili le ovazioni, e al primo ministro Renzi di pretendere le dimissioni del segretario generale del Sap Gianni Tonelli che ha mostrato di essere incapace di avere rispetto delle istituzioni e della vita umana invitando i poliziotti condannati al congresso del Sap e celebrando la loro condanna". E conclude: "La Polizia di Stato non merita queste persone". Su twitter poi scrive: "Congresso del Sap vergognoso. La polizia non puo' essere rappresentata da chi non rispetta le istituzioni, il dolore e la vita".

Alfano prende le distanze. "Revoco l'appuntamento che avevo dato al Sindacato autonomo di polizia per martedi' a Roma, al Viminale". Lo ha annunciato al Gr1 il ministro dell'Interno Angelino Alfano dopo gli applausi dei delegati al congresso del Sap agli agenti condannati per la morte di Federico Aldrovandi. "E' stato un gesto gravissimo e inaccettabile" ha aggiunto il ministro. "Un gesto ancor piu' grave perche' compiuto da uomini che con la loro divisa rappresentano lo Stato e non possono disconoscere il senso di una sentenza passata in giudicato".

Silp Cgil: strumentalizzazione intollerabile. "Le sentenze - per di piu' se definitive -, si rispettano. Le donne e gli uomini del sindacato di polizia della Cgil si dissociano da un simile episodio che nulla ha a che vedere con la nostra cultura e che trova, da parte nostra, e in ogni momento di questa vicenda drammatica, un atteggiamento deciso di condanna nel rispetto dell'etica e dell'esercizio del ruolo di chi veste una divisa". Lo afferma Daniele Tissone, segretario generale del Silp Cgil. "Se si e' verificato un tale episodio, a cui non vorremmo mai piu' assistere, e' la dimostrazione evidente che vi sia ancora molto da fare sul versante della formazione interna". Infine, conclude Tissone, "utilizzare strumentalmente la vicenda, rinnovando il dolore della famiglia Aldrovandi e' del tutto intollerabile".

Siulp: rispetto per la vita umana. Il rispetto e la sacralita' della vita umana, per chi ha scelto di mettere la propria vita al servizio del Paese, della difesa delle Istituzioni democratiche e dei cittadini nel rispetto della legge, e' e deve restare condizione imprescindibile e irrinunciabile per poter svolgere la delicata e indispensabile funzione di polizia la quale, come si conviene in ogni stato democratico, non puo' che essere improntata sulla necessita' di dover garantire la sicurezza ma anche la liberta' di ogni individuo nel pieno rispetto delle leggi ma anche dei diritti umani". Lo afferma Felice Romano, segretario generale del sindacato confederale della Polizia di Stato Siulp in una nota. "Ogni volta che si perde una vita umana per affermare la legalita', soprattutto quando si tratta di un giovane - sottolinea Romano - e' un fallimento dell'intera collettivita' anche se cio' avviene per colpa o per qualsiasi altra motivazione che non rientri nel dolo di voler compiere un gesto cosi' esecrabile". "Ecco perche' queste tragedie, nelle quali va sempre portato rispetto per chi ha perso la vita e per i familiari che vivono il dolore del distacco - continua Romano -, debbono servire solo come riflessione per apportare ogni possibile correttivo affinche' non si ripetano piu' e per evitare dolore ai familiari e devastazione in chi, anche se per colpa o negligenza, deve rispondere di quel fatto alla propria coscienza, ai propri figli, ai propri familiari prima ancora che alla giustizia e ai familiari della vittima. Per me le sentenze non si commentano e men che meno si criticano. Le sentenze si rispettano e basta. Questo e' il limite che distingue lo Stato e chi lo rappresenta dall'anti Stato e i suoi accoliti".

Salvini: sto con i poliziotti. "Polemiche contro i Poliziotti del Sap che hanno osato applaudire dei loro colleghi condannati. Io sto con i Poliziotti, con i Carabinieri, e con chiunque rischia la vita per difendere i Cittadini". Cosi' su Facebook Matteo Salvini, segretario federale della Lega Nord.

La Russa: capisco la rabbia, ma l’applauso gesto sbagliato. "Non ero presente al momento dell'applauso perche' ho partecipato la mattina al congresso del Sindacato Autonomo di Polizia mentre l'applauso e' avvenuto nel tardo pomeriggio. Ho appreso la notizia dalle agenzie di stampa e quindi posso commentare quanto avvenuto solo dal loro resoconto. Se quell'applauso, come credo, va non tanto collegato a quel drammatico episodio quanto simbolicamente ai poliziotti che spesso sono oltraggiati, aggrediti, delegittimati dalla politica, dalle istituzioni e a volte dai loro stessi capi, capisco la rabbia che esplode in quell'applauso. Certo pero' non e' stato il modo migliore per farlo comprendere. Sono certo pero' che nessuno volesse mancare di rispetto al legittimo dolore dei familiari di Aldrovandi". Cosi' Ignazio La Russa, raggiunto telefonicamente dall'Ansa, commenta l'applauso.