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Il progetto di Matrix scalda ancora il consiglio

Il progetto di Matrix scalda ancora il consiglio

Argenta, botta e risposta tra giunta e opposizioni sull’impianto di Conselice Aumenta il fronte dei contrari. Mancini (Pd): quell’impianto non va costruito

30 aprile 2014
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ARGENTA. L'ultimo consiglio comunale poteva essere l'occasione per una robusta stretta di mano, invece il clima elettorale ha avvelenato ogni frammento del dibattito.

Alle parole d'apertura del sindaco Antonio Fiorentini, che ha ringraziato per i 5 anni definiti difficili e dove comunque si è dato prova dell'autorevole presenza della classe politica, il dibattito si è poi subito acceso sul caso Matrix, l’ormai noto progetto di impianto di Conselice (nel Ravennate) sul quale è stata dichiarata piena contrarietà.

La scelta del sindaco di rimandare l'eventuale ricorso al Tar con la formula "ad adiuvandum", in attesa cioè di un primo pronunciamento per un ricorso già in essere, ha fatto scattare Gabriella Azzalli che si è dichiarata insoddisfatta anche per l'aspetto tecnico perché le delibere erano più che sufficienti.

Sullo stesso piano Paolo Bolognesi (Fi) e Cesare Gaiani (Fdi-An) mentre Davide Mancini (Pd) ha sostenuto la scelta della giunta ritenuta «l'unica uscita che potrebbe portare a quello che tutti vogliamo: l'annullamento dell'insediamento di Matrix».

Il gioco delle parti è proseguito nell'approvazione sia del rendiconto 2013 che del bilancio di previsione 2014.

Un appuntamento al confronto acceso che si ripete ad ogni bilancio e che, in quest'ultima seduta, è risultato una vetrina elettorale. L’assessore al bilancio Baldini ha ribadito che sono stati rispettati tutti i 10 parametri e che il risultato è il frutto di privazioni e delle difficoltà causate dal patto di stabilità (la tesi è stata sposata del capogruppo pd Davide Mancini), e l'opposizione si è subito schierata contro. Oltre a rifiutare l'appellativo di "faziosi" riportato nella relazione di bilancio, ha trovato la netta contrarietà in Gabriella Azzalli (Ar) («Perché è un bilancio macchiato dal peccato originale dove si discute solo della metà e non anche di Soelia»); di un bilancio utile per il recupero del voto ideologico ha parlato invece Paolo Bolognesi (Fi) mentre per Gaiani (Fdi-An) il bilancio andrebbe rifatto per metà. Andando a scavare nelle spese, lo stesso Gaiani ha rinfacciato al sindaco gli interventi sui nuovi monumenti. Un boccone amaro che il primo cittadino non ha digerito tanto da far scattare una replica molto dura. Pur senza rendere pubbliche le cifre, il sindaco ha ricordato che in cinque anni ha chiesto 500 euro di rimborsi, mentre sono ben altre le spese che sostiene l'amministrazione comunale per tutto quanto concerne l'attività di consigliere dello stesso Gaiani. Per quest'ultimo è risultata una caduta di stile.

I bilanci sono stati approvati con 11 voti favorevoli e 6 contrari. (g.c.)

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