La Nuova Ferrara

Sorrisi e commenti positivi erano in larga maggioranza nell’assemblea di ieri, ma non sono mancati i rilievi ad opera dell’Associazione piccoli azionisti Caricento che quest’anno ha cambiato pure nome, togliendo la dicitura “Amici” per sottolineare la rottura con i vertici di banca e Fondazione, che da anni nega loro una rappresentanza del Cda. «Ci asteniamo sul bilancio perché il risultato positivo è dovuto a troppe poste straordinarie» ha detto in sostanza il presidente dei piccoli azionisti, Marco Mattarelli, che ha evidenziato anche il calo della raccolta tra i risparmiatori. È stato invece positivo il voto sulla riattivazione del fondo azioni proprie, sia pure limitato a 3,9 milioni di euro e a 150mila azioni: nelle scorse settimane c’è stato infatti un picco di offerta azionaria da parte dei piccoli risparmiatori, forse intimoriti da quanto è successo ai loro “colleghi” di Carife, e questa situazione ha mandato un po’ in difficoltà il mercato interno delle azioni, che non sono quotate in borsa. Il prezzo è sempre rimasto attorno a 22,5-23 euro, e l’attivazione del fondo sembra destinato a stabilizzare questo valore. Mattarelli ha comunque chiesto di rendere operativo il fondo, e non si usarlo come semplice elemento “deterrente”.

L’assemblea di ieri è stata anche l’occasione per presentare il restyling del logo della banca. La rivisitazione grafica ha conservato l’impostazione originaria di una banca con oltre 150 anni di storia alle spalle e profondamente radicata nel suo territorio, inserendo però elementi innovativi dal punto di vista grafico, per avvicinare le nuove generazioni di risparmiatori. Rese note le sponsorizzazioni del 2013: oltre 300 iniziative.