Stesso evento, versioni opposte
Presentato dallo scrittore Manfredi il suo “Morte di un medico condotto”
Pubblico alquanto numeroso al teatro Tosi di S. Maria Maddalena, per assistere alla presentazione del primo libro dello scrittore Fabio Emiliano Manfredi dal titolo: Morte di un medico condotto (Imprimatur Editore). Il venticinquenne, figlio del celebre Valerio Massimo, fin dalle prime battute manifesta una spigliata inclinazione a spiegare «Tanti hanno provato a catalogare questo libro: saggio, detective story, analisi del passato. Ma nessuno, è riuscito a dargli una collocazione. Il mio tentativo è stato quello di mostrare come la verità, talvolta non sia unica, ma esistono due oggettività divise che stratificandosi nel tempo, per ognuna delle parti, diventano la verità. La domanda che mi pongo è: com'è possibile che di uno stesso evento si conservino, nelle mente di coloro che lo hanno vissuto, due versioni completamente divise?». Da questa ricerca nasce il libro, che ricostruisce attraverso interviste, atti processuali e testimonianze scritte, l'assassinio a Piumazzo in provincia di Modena, del medico condotto Umberto Montanari, la mattina del 19 giugno 1946. «Piumazzo è stato uno dei vertici del cosiddetto triangolo rosso o triangolo della morte del primo dopoguerra. - spiega Manfredi - Quando si svolsero molte rese dei conti, con assassinii di fascisti o collaborazionisti. Il mio tentativo, attraverso l'analisi puntuale di questo omicidio è stato quello di capire che accadde». Poi senza mezze misure lo scrittore sottolinea come molti autori, ad esempio Pansa, parlano della violenza del dopoguerra in modo superficiale, senza fonti e senza una analisi della situazione di quel periodo. «Ecco, io provo a fare questo. Parlando prima della resistenza nel territorio, poi dei fatti cruenti successivi e infine dell'intervento dello Stato dopo la vittoria della D.C. nel 1948. Da questo punto di vista però, il libro lo si può considerare un giallo e non voglio rivelare più di tanto». A causa di improrogabili impegni di Dacia Maraini l'appuntamento del 9 maggio è stato annullato.
Vincenzo Iannuzzo
