Arriva il rimborso Hera. Un bell’assegno da 2 cent
«Vi informiamo che teniamo a vostra disposizione l’importo di euro 0.02» La destinataria: «Pensavo di aver letto male, poi mi è venuto da ridere»
Quella lettera proveniente da Hera una volta tanto non era una bolletta, ma un rimborso. Un bell’assegno da... due centesimi di euro. È passata in pochi secondi dalla soddisfazione, all’incredulità e infine all’ilarità la pensionata ferrarese destinataria della comunicazione, resa ancora più esilarante dall’involontario umorismo della burocrazia. “Vi informiamo che teniamo a vostra disposizione per conto del nominativo ordinante sottoindicato l’importo di EURO 0,02”, recita diligente il messaggio di accompagnamento. Il gruzzolo, prosegue, “potrà essere a Voi pagato contro presentazione dell’unito assegno da completarsi con il luogo e la vostra firma di traenza e quietanza”. Altrimenti c’è un’altra strada per assicurarsi il malloppo: riscuotere i due centesimi “tramite altra banca previa cessione all’incasso dell’assegno stesso”. Attenzione a non perdere tempo però. Perché l’assegno, - non trasferibile, sia chiaro - è valido solo se incassato entro il 22 luglio del 2014. «Pensavo di aver capito male - racconta la signora - Poi quando ho realizzato che si trattava davvero di due centesimi di euro non ho potuto far altro che mettermi a ridere, soprattutto leggendo le dettagliate istruzioni per poter riscuotere la somma. Capisco che si tratta di formule prestampate, ma tutto mi è parso così paradossale da sembrare quasi uno scherzo. Però è stato necessario compilare l’assegno, spedirlo...» E incassarlo? «Non credo proprio - conclude l’anziana - Mi piacerebbe solo per vedere l’espressione degli impiegati di banca mentre mi consegnano la monetina. Chissà... ho tempo fino a luglio per pensarci».
Alessandra Mura
