Popvicenza vuole ancora l’intera Carife
Non raccoglie conferme in Veneto l’ipotesi di una trattativa per i soli sportelli. Conti già analizzati, ora la prima offerta
Non c’è un’ipotesi di acquisto di soli 100 sportelli della Cassa di Risparmio di Ferrara, la struttura tecnica della Popolare di Vicenza entro maggio completerà la due diligence che riguarda i conti dell’intera banca estense e poi il consiglio di amministrazione vicentino farà le proprie valutazioni. È quanto filtra dalla popolare vicentina, che peraltro non ha ritenuto di scrivere al proposito una nota ufficiale, a parziale correzione di quanto riportato da tutte le agenzie l’altra sera, e attribuito al direttore generale Popvicenza, Samuele Sorato. L’interpretazione autentica delle parole del dirigente, colte a margine dell’incontro annuale Consob di Milano, è dunque questa: entro maggio la banca vicentina presenterà le offerte per Banca Popolare dell’Etruria, mentre le altre due operazioni in essere (Marostica e appunto Carife) non sono ancora giunte al livello di offerte. Per Ferrara, in particolare, i vicentini invitano a far riferimento a quanto detto in conferenza stampa dallo stesso Sorato e dal presidente Gianni Zonin, il 26 aprile scorso, riassumibile in pochi punti: la due diligence per Carife era iniziata da una settimana, e sarebbe durata un’altra decina di giorni (quindi siamo ormai alla fine); è propedeutica alla formulazione «ai commissari e anche all’organo di vigilanza, di una proposta per questa realtà»; si tratterà di un’offerta «non vincolante», per poi valutarne una definitiva. I riferimenti della trattativa, come si può notare, sono i commissari e non il principale azionista Fondazione Carife, ma dalle parole dei vertici di Vicenza non affiora l’ipotesi di saltare il passaggio dell’acquisto della quota di maggioranza della banca, per puntare magari ad un maxi-ramo d’azienda. Ipotesi, tra parentesi, che aveva sparso parecchia preoccupazione in città, ieri mattina.
Resta quel riferimento ai 100 sportelli, che sono un po’ di più di quelli rimasti in Carife dopo la vendita di Farnese e delle filiali romane e forlivesi (queste ultime proprio a Popvicenza). Rischiano di rimanere escluse le filiali venete del gruppo, causa sovrapposizioni? Anche su questo non ci sono conferme da Vicenza.
Stefano Ciervo
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