Una grande festa con il saltarello
Ponte, a tavola con la musica per il 60º dell’arrivo dei marchigiani
Il saltarello marchigiano non è famoso come la pizzica del Salento, ma è ugualmente coinvolgente. Domenica mattina le sue note sono risuonate a Pontelagoscuro, prima nelle strade del Villaggio Montecatini, poi tra i tavoli del circolo Acli dove un pranzo ha concluso i due giorni di iniziative che Cristalli nella Nebbia ha organizzato per festeggiare il 60º anniversario dell’arrivo degli emigranti marchigiani a Pontelagoscuro. A intonare il Cantamaggio, canzone che saluta l’arrivo della bella stagione, e altri motivi popolari sono venuti appositamente dalle Marche i giovani e bravissimi musicisti dei gruppi Traballo (Gianni Donnini, Danilo Donninelli, Francesco Bufarini, Ilaria Mignoni) e Lo Sprufunnu (Stefano Frabboni). Da Cabernardi (Ancona) - dove era la miniera di zolfo della Montecatini, la cui chiusura determinò il flusso migratorio verso il nascente petrolchinico di Ferrara - è arrivato a fare festa anche un gruppo di trenta persone, tra le quali il sindaco di Sassoferrato Ugo Pesciarelli. Il pranzo è iniziato con un bis all’insegna dell’integrazione culinaria: cappellacci con la zucca preparati da mani ferraresi al centro sociale Il Quadrifoglio, e pasta al forno (tipiche lasagne marchigiane) preparata da pontesani-marchigiani. «Avevamo programmato di essere centodieci - ha detto al microfono Flaviano Mencarelli di Cristali nelle Nebbia - all’ultimo abbiamo scoperto di essere 190 (tra cui non pochi ferraresi doc), non sapevamo più nemmeno come disporre i tavoli, ma ce l’abbiamo fatta lo stesso. È stato un successo, grazie a tutti». Il sindaco Tagliani si è agganciato a questo fatto per il suo saluto: «C’era un problema e l’avete risolto. Io penso che la risorsa principale di una comunità piccola o di una comunità grande come può essere una città, sia la caparbietà, la volontà, la capacità di fare. Chi pensa che la soluzione ai problemi è altrove sbaglia in partenza». I marchigiani sanno di aver un po’ contagiato Tagliani, ma non fino a che punto. Dieci giorni fa il sindaco ha parlato di Cabernardi al ministro della Cultura Dario Franceschini, a Ferrara per l’inaugurazione di una mostra al Museo dell’Ebraismo e della Shoah: «Dario, devi andare una volta d’estate a Cabernardi, passeggi per strada e incontri solo dei ferraresi: at par d’essar a Frara». Guido Guidarelli, presidente di Cristalli nella Nebbia, ha rivolto un invito: «Vogliamo realizzare il Museo virtuale sulla nostra storia, aprite i vostri cassetti, portateci foto, ricette, lettere, documenti, li duplicheremo e li metteremo online».(m.p.)
