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L’omaggio di Poggio a Ubaldo Gardini maestro della lirica

 L’omaggio di Poggio a Ubaldo Gardini maestro della lirica

Conferita la cittadinanza benemerita al musicista La targa alla moglie giapponese dal ministro Franceschini

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POGGIO RENATICO. Un grazie commosso e un inchino che vale più di mille parole. Così la moglie giapponese di Ubaldo Gardini, Reiko Sakuma, ha espresso la propria gratitudine ai poggesi e al sindaco Paolo Pavani, per avere concesso con una solenne cerimonia la cittadinanza benemerita al defunto marito. A rendere ancora più ufficiale il tutto era presente anche il ministro della cultura, Dario Franceschini che, per una volta, si è voluto sottrarre alle domande di politica, per concentrarsi, invece, sul concittadino (il ministro è poggese per parte di madre) e parente scomparso nel 2011.

A rendere omaggio ad Ubaldo Gardini, c'era l'intero consiglio comunale, assieme alle cariche militari e a una rappresentanza dei comuni dell'Alto ferrarese (il sindaco di Mirabello, Angela Poltronieri e quello di Vigarano, Barbara Paron). «L'iter per il conferimento della cittadinanza benemerita a questo illustre cittadino - ha raccontato il sindaco Pavani mentre sul megaschermo della sala consiliare scorrevano alcune immagini della vita di Gardini - era partito da tempo con la delibera 48 del 29 novembre 2011 a pochi giorni dalla morte del maestro Ubaldo Gardini e prevedeva questo consiglio comunale straordinario per la consegna formale dell'attestato alla memoria». La presenza della moglie del maestro Gardini in Italia, come ha spiegato il primo cittadino, ha portato all’accelerazione dei tempi . «So che sta per pubblicare un libro sulla vita del marito e mi ha concesso l'onore di scrivere una parte della prefazione e questo mi ha fatto piacere». Le motivazioni che hanno portato alla concessione dell'onorificenza sono da ricercare nel lavoro che svolgeva Gardini, insigne maestro di canto oltre che musicista. Nato a Poggio Renatico il 18 dicembre 1924, l'artista ha lavorato con grandi nomi della musica come Luciano Pavarotti e altri big della lirica. È stato per quasi 20 anni maestro di bel canto per i cantanti a Covent Garden, Glyndebourne, Met e per importanti etichette discografiche. Dopo l'esperienza di un decennio alla Juilliard School of Music di New York, si è trasferito in Giappone. Grandi nomi del panorama lirico sono stati preparati dal musicista poggese. A lui è stato dedicato il focus del volume "Preparing an Operatic Role", in cui sono raccolte le testimonianze di più di trenta suoi famosi "pupilli”. «Non ho parole. Non mi aspettavo che teneste così tanto ad Ubaldo» ha detto con commozione la vedova Reiko Sakuma, vestita con il kimono giapponese ed esprimendosi nella propria lingua, prontamente tradotta dall'interprete e cantante lirica Miho Kamiya. «Ricordando Ubaldo si mescolano sentimenti familiari a riconoscimenti per quello che ha fatto nella sua formidabile carriera professionale - ha riferito il ministro Dario Franceschini - Io sono poggese per metà: questo è il luogo della mitica officina di Luigi, in cui mi recavo da bambino e mi sembrava un luogo da esplorare. Ricordo la casa misteriosa di mia zia Bianca e mi ricordo di Ubaldo, questo cugino lontano che io avevo conosciuto nei ricordi di mia mamma da ragazza. Lui partì da Poggio Renatico per questa avventura nel mondo e ha avuto grandi successi. Ogni tanto tornava in Italia e quando veniva a Ferrara era un evento. Era meraviglioso sentirlo parlare in quella lingua a metà tra il poggese e l'inglese. Lui è stato una delle figure più importanti che ha contribuito a portare la lirica italiana nel mondo».

Nicola Vallese