La Nuova Ferrara

Ferrara

vittorio anselmi

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Parte da una premessa Vittorio Anselmi (Fi, Fdi,Lega Nord): «La politica culturale di una città non si misura solo per la ricaduta che essa può avere nel settore turistico». Ne discende che «la...

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Parte da una premessa Vittorio Anselmi (Fi, Fdi,Lega Nord): «La politica culturale di una città non si misura solo per la ricaduta che essa può avere nel settore turistico». Ne discende che «la crescita culturale comincia nella scuola» e che «la politica culturale del Comune deve avere come obiettivo prioritario la crescita dei cittadini di domani». Bene allora i grandi eventi, a cominciare dalle mostre ai Diamanti, ma «a condizione che si sappia inserire ogni grande evento in un circolo virtuoso più ampio e strutturato, che porti il visitatore facilmente a contatto con le altre offerte che Ferrara può proporre» e cita le orchestre, i gruppi musicali, gli artisti «troppo spesso oscurati e soffocati perché gli spazi disponibili sono quasi tutti assorbiti dai circuiti ufficiali». Anselmi muove due rilievi: «La struttura organizzativa del Comune è oggi quasi interamente assorbita dalle attività di Ferrara Arte e Teatro Comunale. Apriamo queste strutture così da sfruttare meglio capacità e professionalità importanti». Secondo rilievo: «Sotto il profilo organizzativo e logistico la cultura a Ferrara è monopolizzata da associazioni ed enti politicamente ben individuati». La rassegna “Ferrara sotto le stelle”, certamente meritoria, è da anni monopolizzata e intoccabile. Una maggiore apertura potrebbe sicuramente dare migliori risultati di quelli sin qui raggiunti». Con questo spirito Palazzina Giglioli, dopo la chiusura di Ermitage Italia, poteva diventare «una possibile sede per la collezione messa a disposizione» da Vittorio Sgarbi.