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«La storia è scritta dai vincitori»

«La storia è scritta dai vincitori»

Il giornalista Mieli ha chiuso la rassegna “Parole d’autore”. Successo firmato

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La rassegna Parole d’autore è terminata come era iniziata, vale a dire con il tutto esaurito. Nonostante i timori scaramantici della vigilia da parte degli organizzatori, il mix di qualità e celebrità proposto in questa edizione ha centrato nuovamente gli obiettivi con una squadra di autori ospitati che ha collezionato, nei nove incontri proposti, un numero impressionante di presenze, compreso una mezza dozzina di sold-out con il pubblico costretto a ritornare a casa. Ultimo incontro con il giornalista e storico di ampia fama, Paolo Mieli. Si è parlato di oblio, casualità e storia riscritta, attraverso 2500 anni avvenimenti e personaggi contenuti nel suo ultimo libro dal titolo: I conti con la storia edito da Rizzoli. «Parrebbe strano che uno storico che, per definizione, ha il dovere di ricordare, parli di oblio - dichiara in apertura il massimo dirigente della RCS libri - ma credo che, una volta fatti i conti con dati e documenti, sia necessario andare avanti, liberarsi delle scorie prodotte dai contrasti, dalle guerre. Non subito! Ma viene il momento della condivisione, o di quella chiamata; pacificazione». Poi un’osservazione «La storia è sempre scritta dai vincitori, mai dai vinti, quindi se qualcuno parla di obbiettività della storia dice una cosa poco o per nulla vera». Non può mancare l'argomento corruzione, menzionando che la maggior parte dei grandi uomini non sono e non furono limpidi come acqua di fonte, a cominciare da Pericle, l'ateniese preso a esempio anche dai suoi contemporanei.

Vincenzo Iannuzzo