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Volontari armati di sacchi e rastrelli puliscono Campotto

Volontari armati di sacchi e rastrelli puliscono Campotto

ARGENTA. Come peso saranno stati 3-4 quintali ma se si considera il volume del materiale recuperato e differenziato, allora sono numeri di tutto rilievo. È il risultato di “Recupera un tesoro”, l’in...

19 maggio 2014
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ARGENTA. Come peso saranno stati 3-4 quintali ma se si considera il volume del materiale recuperato e differenziato, allora sono numeri di tutto rilievo. È il risultato di “Recupera un tesoro”, l’iniziativa organizzata da Legambiente e mondo venatorio argentano e che si è svolta domenica mattina ad Argenta. Una ventina di persone “armati” di sacchi e punteruoli, hanno ripulito diversi angoli dell'oasi di Campotto, compresi argini e strade del pre-parco, ed hanno racimolato plastica, vetro, carta, un ombrellone e anche alcuni pneumatici abbandonati sul ciglio di via del Catino.

Un’operazione significativa che ha visto insieme e per la prima volta, cacciatori e soci di Legambiente con un fine unico e che tra l’altro in contemporanea con la Festa del volontariato di Argenta. Consumato un aperitivo (preparato da Monica Guerra, direttore del museo delle valli), fra chi ha lavorato, c’era anche l’assessore Antonio Conficconi il quale, a fine intervento, ha precisato che «voleva essere un’iniziativa mirata e così è stato. Va detto però, che in diverse piazzole degli argini, abbiamo trovato di tutto e se posso, citerei l’idea personale del presidente della proloco Claudio Nicoletti, il quale, in canoa, ha pagaiato recuperando dall'acqua ciò che non era possibile fare dall’argine».

«Sono molto soddisfatto per due ragioni - aggiunge Fausto Ghesini di Legambiente, premiato dalla stessa associazione per l'impegno profuso - la presenza di alcuni giovani e i cacciatori. Il lavoro dei mesi scorsi, quello cioè di aver consegnato dei sacchetti ai pescatori, ha ridotto la sporcizia nelle piazzole».

«I cacciatori che da sempre e per tutto l’anno s'impegno nella gestione del territorio solitamente da soli - conclude Stefano Merighi, presidente Federcaccia regionale - in questo caso, il connubio, col mondo ambientalista, ha dato altri buoni risultati. Un’esperienza con aspetti positivi che si proporrà di continuare». (g.c.)