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Aggredito da otto persone nella pineta

Aggredito da otto persone nella pineta

Ferito al braccio con un coltello per un telefonino e pochi spiccioli. Paura nella notte nel retrospiaggia di Lido Spina

20 maggio 2014
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LIDO SPINA. Aggressione in piena regola quella avvenuta nella notte tra sabato e domenica nel retrospiaggia di Lido Spina. Stando a quello che racconta la sorella della vittima, un ragazzo ha reagito al tentativo di rapina ed è stato colpito la braccio con un coltello. Ma veniamo ai fatti. Il giovane si trovava in compagnia di altri due amici quando dalla pineta sono spuntati due coetanei. Gli stessi hanno detto di consegnare portafogli, telefoni e quanto altro e davanti alla resistenza della vittima, sarebbero spuntate dal nulla altre sei persone. I due amici sono fuggiti, il ragazzo ha continuato a reagire e la banda ha risposto sferrando un fendente che lo ha colpito ad un avambraccio, procurandogli un lungo e profondo taglio, suturato con diversi punti all’ospedale di Cona. Un’aggressione in piena regola, che ha avuto luogo verso le 23.30 di sabato scorso a Lido Spina, nella pineta che separa il retro spiaggia dall’abitato della località balneare comacchiese, ma che poteva finire in ben altro modo se il giovane ferito, un 18enne residente nel comune di Fiscaglia, non fosse scappato di fronte a quello che è diventato, in frazione di attimi, un branco di aggressori. A raccontare l’episodio, per voce del protagonista, ancora alquanto scosso da quanto accaduto, la sorella maggiore. «Mio fratello aveva passato la prima parte della serata in compagnia di altri due amici coetanei, residenti in un paese vicino al nostro, in uno stabilimento balneare di Lido Spina. Avevano poi deciso di terminare il sabato sera in uno dei locali che si trovano in centro, così si sono avviati lungo uno dei vialetti che tagliano la pineta che separa il retro spiaggia dall’abitato. Mio fratello ed i suoi amici hanno visto venire fuori dalla pineta due giovani, praticamente coetanei, che senza troppi complimenti hanno preteso, sotto pesanti minacce, che gli venissero consegnati cellulari e portafogli. Mio fratello ha reagito dicendo che no, non gli avrebbe dato nulla, a quel punto in mano ad uno dei due nord africani è spuntato un coltello, mentre dalla pineta sono sopraggiunti altri sei giovani a dar loro manforte. I due amici di mio fratello sono scappati, mentre lui nel vedere il coltello che gli si stava avvicinando ha alzato istintivamente il braccio ed è stato colpito, a quel punto è fuggito. Mi ha detto che tutto si è svolto nel giro di pochissimo tempo e la paura è stata talmente tanta che solo dopo essere arrivato a distanza di sicurezza dagli aggressori si è accorto di avere una profonda ferita ad un avambraccio. A quel punto è stata chiamata un’ambulanza ed i carabinieri che hanno ascoltato mio fratello ed i suoi amici sull'accaduto. Mio fratello è stato poi trasportato a Cona dove gli sono stati messi diversi punti per suturare la ferita e ne avrà per una ventina di giorni»

Maria Rosa Bellini