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Il Centro Documentazione Donna si rinnova

Il Centro Documentazione Donna si rinnova

Inaugurata la biblioteca un via Terranuova 12/b

20 maggio 2014
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«Abbiamo un bisogno diffuso di leggere, informarci, documentarci. Il tema dell’ignoranza è concreto e tangibile. Gli ultimi vent’anni hanno contribuito molto a incentivare presunzione e arroganza nel nostro Paese e territorio. Sarebbe invece ora di rinunciare a superficialità e pressapochismi e iniziare a documentarsi e informarsi seriamente prima di parlare». Sono le parole del sindaco Tiziano Tagliani che ieri pomeriggio, insieme agli assessori Maisto, Modonesi e Sapigni, ha partecipato all’inaugurazione della biblioteca “Centro documentazione donna” in via Terranuova 12/b: uno spazio esistente dal 1980 e che finalmente oggi, dopo 34 anni di attività, è riuscito a trovare una sede accogliente e importante. «Questo spazio - spiega Luciana Carretti (Udi) - ci dà la possibilità di continuare a organizzare iniziative, presentazioni e conferenze. Per la prima volta oltre al servizio bibliotecario siamo in grado anche di offrire uno spazio reale in cui potersi fermare a leggere e documentare. È un traguardo importante che siamo felici di essere riuscite a raggiungere». Il “Centro documentazione donna” raccoglie ben novemila titoli catalogati e si impone come branchia importante all’interno della rete bibliotecaria comunale e provinciale. All’inaugurazione hanno partecipato in tantissime ed è stato davvero un bel momento perché il tutto, aveva proprio il sapore di una meta raggiunta. Una tappa all’interno di un percorso utile alle donne in primis ma anche alla comunità tutta e che si spera possa proseguire il più a lungo possibile. Il primo cittadino ha anche voluto sottolineare che amministrare una città non significa solamente chiudere le buche sui marciapiedi e asfaltare le strade: «Certo c’è anche quella parte ed è fondamentale ma la cultura va sostenuta e incentivata altrimenti si rischia di creare solamente un bell'involucro». «Sono felice di questa realtà - aggiunge Maisto - Lo spazio apparteneva all’assessorato ed era in vendita, poi abbiamo scelto di scorporarlo, toglierlo dalla vendita e darlo a questa associazione che, ci tengo a dirlo, condivide lo spazio anche con altre. Anche l’interazione e lo scambio di idee nel mondo dell’associazionismo è importante e aiuta quella che io definisco la cultura diffusa».

Samuele Govoni