La lettera dei carristi a Errani «Presidente, ci aiuti lei»
CENTO. «Non permetta che il carnevale di Cento stia fermo per un secondo anno, ci dia una speranza». Con una lettera aperta, un carrista, a nome dell’associazione Carristi Centesi, si rivolge al...
CENTO. «Non permetta che il carnevale di Cento stia fermo per un secondo anno, ci dia una speranza». Con una lettera aperta, un carrista, a nome dell’associazione Carristi Centesi, si rivolge al presidente della Regione Vasco Errani. Poche righe, pubblicate sulla pagina Facebook della stessa associazione, nell’intento di trasmettere tutte quelle emozioni e sensazioni provate dai carristi con lo stop del Carnevale centese. Nella lettera, inviata ieri alla segreteria della Regione, il carrista si rivolge ad Errani: «Per Cento, per i cittadini, per il tessuto commerciale centese, il carnevale era la punta di diamante per la nostra città. Un vanto, con una tradizione secolare, sicuramente anche per l’Emilia Romagna. Ma, come ben saprà, quest'anno non abbiamo sfilato. Uno stop, che ha lasciato a noi carristi e ai cittadini centesi l'amaro in bocca, per come ci è stato comunicato e imposto». Ricordando come siano state tante le domande sul futuro della manifestazione e pochissime risposte, i carristi ricordano come «il Comune si sta impegnando per la messa a norma dei capannoni dove sono alloggiati i carri mascherati, ma i tempi sono troppo lunghi». Entro il 31 agosto i carristi hanno chiesto la riconsegna dei capannoni e sicurezze per il prossimo carnevale: «Se entro tale data non ci sarà nessuna risposta anche l'edizione 2015 salterà». Ma i carristi sono chiari: non vogliono saltare un altro anno, sia per l'indotto economico che per il grande riscontro culturale e mediatico. E l'auspicio è ora di ricevere da Errani «una risposta semplice che riaccenda in noi la speranza e quella voglia che la nostra città ha di riemergere».