A due anni dal terremoto: 710 famiglie aspettano la casa
Nell’area ferrarese del cratere aspettano di poter tornare nelle loro abitazioni che sono state danneggiate dal sisma
CENTO. Sono ancora 710 le famiglie che in tutta l’area ferrarese del cratere comprendente i sei comuni dell’Alto Ferrarese ovvero Cento, Bondeno, Mirabello, Poggio Renatico, Sant’Agostino, Vigarano Mainarda oltre a Ferrara capoluogo, a due anni dal sisma non sono ancora rientrati nelle loro abitazioni. Nel dettaglio si tratta di 520 famiglie che hanno trovato un’autonoma sistemazione ; 127 è il numero di quelle che si trovano sistemate da due anni nei vari alloggi di proprietà dell’Acer; 37 quelle che si trovano nei cosiddetti Map (moduli abitativi temporanei) realizzati dopo le scosse di terremoto del 20 e 29 maggio che riguardano solamente il Comune di Cento, 26 invece quelle che sono tuttora nei cosiddetti moduli rurali dati alle aziende agricole in modo tale che i componenti delle famiglie agricole possano rimanere vicino alle loro attività. Molto è stato fatto ma tanto rimane ancora da fare mentre chi ha avuto la casa distrutta o gravemente lesionata, in ogni caso dichiarata inagibile, deve fare i conti con una burocrazia esasperante. Sette famiglie su dieci aveva affermato pochi giorni fa il presidente della Regione Vasco Errani, sono ritornate nelle loro abitazioni e «tra domande già accettate e prenotazioni siamo al 90% delle pratiche».
Sui quindicimila contributi di autonoma sistemazione liquidati nei primi mesi, il dato crolla fino a quota 4700, cioè 11.900 persone (il 30% degli assistiti iniziali). Stesso trend anche per gli alloggi in affitto i cui oneri sono a carico del commissario: furono 550 le famiglie inizialmente ospitate, ora calate a 320. Il ritorno alla normalità procede anche se servirà ancora molto tempo prima che possa essere messa la parola fine ad una vicenda che ha segnato una parte consistente della nostra comunità e che ha arrecato profonde ferite sia alle abitazioni private, ai capannoni, alle aziende agricole ed al patrimonio culturale.