Tagliani: «Chi ha sbagliato sulla Tasi lo riconosca»
Al congresso provinciale Uil conciliante stretta di mano tra Zanirato e Marattin Ma il contrasto è con il “nazionale”. Il sindacato: difendere ambiente e lavoro
La tregua, se non ancora la pace, dopo il temporale preelettorale viene sancita dalla stretta di mano tra il segretario provinciale Massimo Zanirato e l’assessore al bilancio Luigi Marattin. Tuttavia le nubi non si sono certo dissolte sull’affare Tasi (da un lato la Uil nazionale ad affermare in un suo studio che a Ferrara si pagherà di più che con la vecchia Imu e dall’altro il Comune a smentire vigorosamente dati alla mano) visto che l’amministrazione se l’è presa con i livelli nazionali del sindacato e in particolare con il responsabile del Servizio territoriale, Luigi Veltro. La cui svista non ha portato a una smentita ufficiale, quindi la minaccia di querela rimane concreta.
Nella sua relazione al sedicesimo congresso, Zanirato non cita il caso Tasi limitandosi a un elogio conciliante della politica fiscale della giunta, imperniata su «una riduzione della tassazione locale da prendere ad esempio, ottenuta principalmente con la riduzione del debito».
Sulla querelle il sindaco non può che tornarci nel suo intervento di saluto in cui chiede che chi ha sbagliato lo ammetta: «L’errore l’ho capito pure io che di matematica capisco pochino, quindi se ci rendiamo conto che tutti sbagliamo qualcosa va bene e sono sicuro che troveremo una condivisione. A tre giorni dalle elezioni – prosegue Tagliani – sono tutti sensibili e mettere in gioco il lavoro di mesi di tante persone non vale proprio la pena». Una dissonanza di vedute riguarda pure l’uscita dal patto di sindacato di Hera: la Uil è preoccupata «anche per gli eventuali riflessi sugli investimenti in loco», mentre il primo cittadino ribatte che «i sindaci non possono essere messi in mezzo, a pagare le difficoltà di un disegno da ricalibrare, che attribuisce le grandi linee di indirizzo al patto di sindacato, mentre ai soci viene interdetta la gestione».
Per il resto Zanirato si concentra sui nodi dell’economia: «I nostri uffici e soprattutto il patronato sono intasati da persone che ci chiedono come ottenere un sussidio o una prestazione». Chiesto un incremento del welfare, assieme a un luogo politico per programmare la sanità in ottica di Area Vasta (segnalato «un fortissimo disagio sulle liste d’attesa»). Nel mirino «le responsabilità delle associazioni imprenditoriali che da decenni» governano Carife, Fondazione e Camera di Commercio (con il neopresidente Govoni c’è comunque un disgelo) e Zanirato sottolinea la necessità che il sistema territoriale «impari non solo a difendere l’esistente perché da anni non basta più». Bisogna scegliere poi «tra chi si batte per l’ambiente a prescindere e chi invece si batte per il lavoro dentro l’ambiente: dal completamento dell’Idrovia, alla Ferrara-Mare, dalla Cispadana alla geotermia», cui la Uil dà il via libera in presenza di garanzie ecologiche. Oggi seconda e ultima giornata di lavori all’agriturismo Principessa Pio, con l’intervento del numero due nazionale Carmelo Barbagallo e una scontata rielezione di Zanirato alla segreteria.
Fabio Terminali