«Vedo la fine della nostra crisi»
Barbieri: abbiamo stretto la cinghia, la Cig non credo sarà rinnovata
Per la mobilità green, non per il fotovoltaico «che è morto», passano le chance di rilancio per la Giulio Barbieri srl, da un paio d’anni entrata in una crisi della quale solo ora s’intravede la possibilità di uscita. «Non nascondo le nostre difficoltà, l’azienda ha pagato il pesante rallentamento del mercato italiano e attualmente tutti i dipendenti sono in Cassa integrazione straordinaria a rotazione, con 10 giorni lavorativi al mese - è la disamina del fondatore dell’azienda - Siamo passati attraverso situazioni personali pesanti (la morte di un socio, ndr) e abbiamo stretto la cinghia, senza però incidere sull’organico, stiamo anzi prendendo collaboratori, in quanto riteniamo che la nostra capacità di ripresa dipenda dai nostri lavoratori. Per mettere a punto il progetto Germania abbiamo lavorato giorno e notte, mentre la nostra responsabile dei mercati esteri, Simona Rizzardi, ha percorso anche 1.200 chilometri al giorno per tenere il passo con le fiere di settore. Il successo tedesco non è stato un colpo di fortuna e ora vediamo la ripresa». Il mercato italiano offre solo qualche sussulto, come il ricevimento di nozze da sogno tra le star americane Kim Kardashian, regina del gossip, e il rapper Kanye West, al giardino di Boboli a Firenze, per il quale sono stati richiesti in tutta fretta gli allestimenti Barbieri. Ma il futuro della società ferrarese, una volta allenata la cinghia («la Cigs dura un anno, credo proprio non sarà necessaria una proroga: avremmo sbagliato tutto, in caso contrario»), sta all’estero. In Germania, ma anche in Austria e nel resto d’Europa. «Forse apriremo altre sedi ma non intendiamo delocalizzare, in Italia si riesce a fare cose che nel resto del mondo sono impossibili: qui ci sono le idee, copiate da tutti gli altri - è la convinzione dell’imprenditore ferrarese - Vogliamo trovare partner paritari per queste sedi, non c’interessano gli accordi finanziari».