Anselmi regala ai colleghi stelle da sceriffo e guide
La beffa finale del candidato sindaco del centrodestra: un dono “in tema” A Morghen (M5S) un libro sulla storia di Ferrara «didascalico e con molte foto»
«Rivendichiamo di aver messo in campo temi concreti in concorrenza con i nostri competitor e proposte alternative di governo della città». La premessa all’ultimo incontro con i giornalisti della campagna elettorale di Vittorio Anselmi è sui contenuti, ma rivelerà dopo pochi istanti il suo tono di fondo ironico. Perché il candidato sindaco del centrodestra ha voluto in realtà prendere un po’ in giro i suoi avversari, e con l’aiuto del consigliere Luca Cimarelli, ha inscenato una mini-performance per smantellarne, nelle intenzioni, spessore e credibilità. «Ho preparato un regalo per ognuno di loro, in linea con i toni e temi della loro campagna elettorale» ha aggiunto con una punta di perfidia. Alla “collega” Marica Felloni, autrice «della proposta più bizzarra, cioè il casinò in Castello, che per noi deve invece essere il polo museale della città, regaliamo un mazzo di carte da gioco, per iniziare». A Francesco Fersini, il “parente-serpente” (dal punto di vista politico), è riservata la frecciata più velenosa: «Ai dibattiti diciamo le stesse cose, e non potrebbe essere altrimenti visto che abbiamo elaborato assieme il programma. Visto che Tagliani al ballottaggio di rivolgerà a lui, che ha messo una ciambella sui manifesti, gli regaliamo una... ciambella di salvataggio». Nel mirino anche Francesco Rendine, «che ce l’ha con me perché l’ho mandato via da Forza Italia», addirittura due regali. Un portadocumenti con le tessere di «tutti i partiti nei quali è stato, prima di fondare il suo»; e poi «il kit da sceriffo (con stella e pistola giocattolo, ndr), visto che ha questa visione della sicurezza in città».
Caramelle avvelenate anche per Ilaria Morghen, «è una marziana, ha dimostrato con una serie di gaffe di non conoscere affatto la città. Le regaliamo quindi un volume della Storia di Ferrara, una cosa didascalica, con tante immagini, leggibile anche prima di andare a letto. E poi, visto che vuole usare i droni per la sicurezza, anche un libretto d’istruzioni per questi congegni». E al sindaco? «Tagliani lo vedo iperattivo, ha inaugurato una mole impressionante di opere pubbliche: ecco quindi un nastrino tricolore per aprire... la casa di Barbie, l’unica cosa che resta da inaugurare. E inoltre una mappa dei “punti neri” della città, che sono tanti. Andremo al ballottaggio e si prepari, perché i temi della riqualificazione della città e della sanità stanno venendo a galla».
Solo un pensiero invece per Giuseppe Fornaro («beve solo acqua pubblica, regaliamogli una coca cola») e Zamorani: «Non gli regaliamo nulla perché gli vogliamo bene».
Stefano Ciervo
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