L’incendio blocca l’attività per due mesi
Codifiume, la Marmocchi sta cercando di spostare le lavorazioni. Il proprietario ricoverato in ospedale
SANTA MARIA CODIFIUME. Danni particolarmente ingenti, attività sospesa per un paio di mesi con undici dipendenti senza lavoro ed il figlio del titolare dell’azienda Angiolino Marmocchi ancora ricoverato in ospedale a seguito delle ustioni di secondo grado che ha riportato ai piedi e all’avambraccio destro nel disperato tentativo di spegnere le fiamme. Qusta la situazione dopo il furioso inendio divampato nella notte tra martedì e mercoledì nelortofrutticolo dell’azienda Marmocchi Angiolino Srl, azienda fondata nel 1956, che confezione cipolle e patate. I vigili del fuoco ed i carabinieri hanno accertato che le fiamme sono partite da un cassontto situato all’esterno dell’aziendale situata in via Fascinata. Il fuoco ha distrutto una parte del magazzino e della copertura che ospitava un impianto fotovoltaico oltre ad incenerire i cassoni per raccogliere i prodotti ortofrutticoli situati nel piazzale. «Il primo pensiero di Davide Marmocchi, titolare dell’omonima ditta - afferma Alberto Roncagli, un collaboratore dell’azienda - è stato per i dipendenti e per il fatto che quanto accaduto possa compromettere la loro attività lavorativa. Ci sarà un bloco tecnico di 50-60 giorni e stiamo vedendo dove poter eventualmente spostare le lavorazioni. Tutti i dipendenti sono pronti a seguirci. Abbiamo impegni commerciali con vari supermercati per quanto riguarda la consegna di patate e cipolle e cercheremo di onorarli. I danni? Sono rilevantissimi ma non anora quantificabili. Si aprà qualcosa di più al termine dei lavori che stanno svolgendo i periti delle assicurazioni». Intanto il lavoro dei vigili del fuoco è stato ultimato già nella giornata di mercoledì.