La Nuova Ferrara

Ferrara

l’architetto feggi e le sue “bionde” ferraresi

La Birra dei Diamanti si sposa con Matisse

La Birra dei Diamanti si sposa con Matisse

«Mio padre mi dava i soldi per il gelato e io di nascosto compravo la birra». Succedeva a Rimini, dove il ragazzino Pier Luigi Feggi andava in vacanza con la famiglia. Di anni ne sono passati...

23 maggio 2014
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«Mio padre mi dava i soldi per il gelato e io di nascosto compravo la birra». Succedeva a Rimini, dove il ragazzino Pier Luigi Feggi andava in vacanza con la famiglia. Di anni ne sono passati parecchi: «Per intendersi erano i tempi di Fred Buscaglione» dice Feggi, che di mestiere fa l’architetto ma la passione per le “bionde” l’ha conservata, coltivata e sviluppata. Ora le birre le fa lui. Ha cominciato tre anni fa a Ferrara, dove vive e lavora, con il kit e l’attrezzatura acquistati a Feltre. Gli amici ai quali faceva assaggiare le sue innovative ricette non gli hanno fatto solo i complimenti, l’hanno stimolato a trasformare il piacere in un marchio. È così - con il conforto del mastro birraio Antonio Grillo - che è nata la “Birra dei Diamanti”, un nome che svela le intenzioni: proporre un prodotto artigianale di qualità legato al territorio e alla sua storia.

Di ricette l’architetto Feggi, che si è avvalso delle competenze del biologo mastro birraio Antonio Grillo, ne ha elaborate 20. La prima a finire in una bottiglia con l’etichetta Birra dei Diamanti l’ha battezzata “Duca Hercole I”. La primogenita ha avuto mille attenzioni a cominciare dalla materia prima: grano non maltato e rigorosamente biologico proveniente dalle coltivazioni dalla Cooperativa agricola “Giulio Bellini” di Filo d’Argenta. Un timbro ferrarese che - dice Feggi - fa sposare Hercole I anche con un piatto di cappellacci con la zucca.

Birra dei Diamanti e Duca Hercole I: un binomio del genere ha funzionato da perfetto lasciapassare anche per accedere al luogo simbolo del Rinascimento ferrarese: la prima birra di Feggi questa sera sarà servita proprio a Palazzo dei Diamanti. L’occasione è stata offerta dalla serata jazz abbinata alla mostra di Matisse: chi ha acquistato il biglietto potrà assistere al concerto che i Blue Naif danno nel giardino (ore 21.30) e gustare un assaggio (a partire dalle ore 20) di Hercole I, che del resto non è alla sua prima uscita pubblica: era presente ai 25 anni della Nuova in Castello, così come a Chef to Chef, esclusivo evento gastronomico di Polesine Parmense.

A Ferrara - informa Feggi, che per il web si affida alle competenze di Roberto Sandri - Hercole I viene proposta dal ristorante Don Giovanni, dal Duchessa Isabella e dal negozio Ferrara Store nella linea chilometri zero. È già pronta la discendenza: questione di giorni e finirà in bottiglia “Stella dell’Assassino” con un’etichetta tratta dal Salone dei Mesi di Schifanoia, più avanti toccherà al “Cardinale Ippolito”. (m.p.)