La Nuova Ferrara

Ferrara

«Alberto mancherà a tutti noi»

di Marcello Pulidori
«Alberto mancherà a tutti noi»

Maiero piange per la scomparsa dell’agricoltore schiacciato dal trattore con cui stava lavorando

25 maggio 2014
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MAIERO. Si dovrà attendere almeno la metà della prossima settimana per poter vedere fissate le esequie di Alberto Zanellati, l’agricoltore 65enne morto venerdì schiacciato dal trattore con cui stava lavorando nelle sue campagne. Un dolore che, fin dal primo tam-tam che si è propagato in questa frazione del Comune di Portomaggiore, ha suscitato un cordoglio vasto attorno alla famiglia del noto e apprezzato imprenditore agricolo. Per quanto riguarda l’iter burocratico di questa, come di altre, vicenda, occorrerà attendere domani quando con ogni probabilità si svolgerà il triste rito del riconoscimento da parte dei parenti più stretti. La salma dell’uomo si trova ora all’istituto di medicina legale di Ferrara a disposizione dell’autorità giudiziaria per i prossimi adempimenti necessari. Secondo gli addetti ai lavori, dopo il riconoscimento che potrebbe tenersi domani, tra martedì e mercoledì si dovrebbe svolgere l’autopsia sul corpo di Zanellati, esame che consentirà di avere la certezza circa le cause della morte dell’uomo. A quel punto, se non interverranno intoppi, i funerali di Zanellati potrebbero (ma è d’obbligo ancora una volta utilizzare il condizionale) tenersi venerdì/sabato prossimi. Nel frattempo i familiari hanno fatto sapere che per volontà dello stesso Alberto si procederà in ultimo con il rito della cremazione che avverrà nell’ara della cremazione all’interno della Certosa di Ferrara.

L’altro ieri, come si diceva, il dramma. Zanellati, che oltre alla moglie (Francesca Calura) lascia anche i due figli Simone e Lorenzo, stava lavorando alla guida del suo trattore quando, molto probabilmente a causa del cedimento di parte del terreno, il mezzo agricolo si è inclinato e poi completamente ribaltato, schiacciando terribilmente l’agricoltore sotto il suo peso. Vani i tentativi di rianimare l’uomo. È stato proprio uno dei due figli, Simone, qualche ora più tardi, cercando il padre in campagna, a compiere la macabra scoperta.

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