La Nuova Ferrara

Ferrara

Un marchio tutelerà la qualità delle vongole

di Maurizio Barbieri
Un marchio tutelerà la qualità delle vongole

Goro, un progetto dell’Università di Ferrara. Un disciplinare per la tutela di produttori e consumatori

25 maggio 2014
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GORO. Anche l’ultima operazione compiuta dalla Guardia di Finanza di Venezia culminata con l’arresto di 24 persone (due residenti nel Mesolano mentre un’altra residente a Codigoro, commerciante di prodotti ittici, è stato sottoposto all’obbligo di dimora nel comune di residenza) ha messo drammaticamente a nudo il problema costituito dal commercio delle vongole pescate abusivamente nella laguna veneta spesso con metodi ed attrezzi dannosi per l’ambiente e le condotte illecite nel trattamento e depurazione dei molluschi con gravi rischi in materia sanitaria anche perchè le etichette con i requisiti di tracciabilità erano alterate con false date di confezionamento e zone di produzione prima di essere inviate in varie zone d’Italia e in Spagna oltre al fenomeno, certamente non trascurabile, dell’evasione fiscale in quanto gran parte del pescato in casi del genere viene venduto in nero.

«Purtroppo periodicamente questo inquietante fenomeno si ripete - afferma Sandro Suncini, presidente della Op Vongola di Goro e vice presidente del Consorzio Pescatori di Goro - persone senza scrupoli mischiano prodotto proveniente da zone inquinate, (come ad esempio la laguna di Venezia ndr.) con altre sane, ad esempio quelle provenienti dalle nostre coltivazioni qui nella Sacca di Goro in quanto è universalmente riconosciuto che il nostro è uno dei prodotti migliori, ovviamente con false etichettature. L’unica forma di tutela che abbiamo è quella di avere un nostro marchio che ne garantisca la qualità. Abbiamo affidato il progetto all’Università degli Studi di Ferrara e ci doteremo di un disciplinare per tutelare noi e i consumatori. Speriamo di essere pronti entro la fine dell’anno». Non è da oggi che nelle zone di Goro e Gorino commercianti acquistano prodotto che viene utilizzato per tagliare prodotto proveniente da zone inquinate nel circondario di Venezi, mitili che poi finiscono sulle tavole dei ristoranti e delle trattorie proposti dagli stessi commercianti ai ristoratori a prezzi concorrenziali rispetto ad un prodotto depurato e con tutte le caratteristiche igienico-sanitarie in regola con gravi rischi per la salute dei consumatori. Un commercio illegale di molluschi valutabile in in giro d’affari di svariati milioni di euro. Goro intende quindi tutelare il proprio vantaggio a tutto vantaggio dei consumatori.

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