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Investita sul marciapiede da auto pirata

Investita sul marciapiede da auto pirata

L’incidente in città. Una turista di 67 anni ricoverata per le ferite. Annotata la targa del veicolo, indagini dei carabinieri

26 maggio 2014
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Stavano aspettando davanti al bar la consegna del pranzo. «Ho sentito quel tonfo e mi sono girata», racconta la testimone. La scena a cui hanno assistito lei e il suo compagno, ieri pomeriggio, ha fatto subito dimenticare ad entrambi, per quasi un’ora, il menù appena ordinato. Dall’altra parte della strada c’era una donna ferita, una turista spagnola di 67 anni, C. M.T., sostenuta dalle tre persone che l'accompagnavano. Poi quell'auto che scendeva dal marciapiede e, a rendere ancora più assurda la sequenza, la fuga del conducente-pirata, che ha deciso di proseguire la marcia come se nulla fosse successo. E' accaduto verso le 12.45 all'incrocio tra via Cittadella e corso Porta Po. I quattro turisti iberici stavano passeggiando sul marciapiede in direzione della stazione, più o meno all'altezza della pizzeria "Pulcinella", quando un'auto che procedeva nello stesso senso di marcia ha urtato uno dei pedoni mentre si trovava sul marciapiede. La turista ha riportato diverse ferite, in particolare ad una mano e ad un piede. «Le persone che erano assieme a lei l'hanno fatta stendere a terra - ha raccontato la testimone pochi minuti dopo il fatto - io sono corsa dall'altra parte della strada per cercare di prestarle aiuto, il mio compagno ha osservato il comportamento dell'automobilista e ha segnato il numero di targa».

Il personale del "Bar Santino", davanti al quale erano fermi i due testimoni prima dell’incidente, ha immediatamente chiamato il 112 e subito dopo una telefonata ha mobilitato un'ambulanza inviata dalla centrale operativa del "118".

Sul posto i sanitari hanno prestato assistenza alla turista, che assieme ai compagni di viaggio soggiorna a Bologna, poi hanno accompagnato la donna all'ospedale di Cona, con una prognosi da valutare.

I carabinieri hanno verbalizzato le dichiarazioni dei due testimoni e hanno registrato il numero di targa del mezzo, dal quale si potrà risalire al proprietario del veicolo e quindi al conducente che - per motivi che dovranno essere chiariti dagli inquirenti - ha scelto di non fermarsi. Una condotta individuata come reato dal codice penale: può portare a una condanna e alla sospensione della patente. Chi non si ferma subito può limitare le conseguenze penali mettendosi a disposizione delle forze di polizia entro le 24 ore successive al fatto.