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Ladri in un’azienda Spariscono mille litri di gasolio

Ladri in un’azienda Spariscono mille litri di gasolio

Corporeno, rubati carburante e vari attrezzi agricoli Il proprietario: «Non è il primo furto che subiamo»

26 maggio 2014
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CORPORENO. «Spariti quasi mille litri di gasolio e attrezzatura da lavoro. Oltre al danno economico, la scocciatura di sapere che qualcuno ha frugato in mezzo alla tua roba». È amareggiato il titolare dell'azienda agricola di via Roverella a Corporeno, presa di mira nella notte tra venerdì e sabato dai ladri che hanno rubato circa un migliaio di litri di gasolio. I malviventi hanno poi aperto e rovistato nei magazzini alla ricerca di strumenti di valore, e si sono impossessati di attrezzature usate per il lavoro in azienda. Non è la prima volta che nel Centese entrano in azione i “ladri del gasolio”. Già negli ultimi mesi, alcune aziende di trasporti hanno ritrovato al mattino i serbatoi dei loro camion completamente svuotati. «Era venuta la cisterna, circa 15 giorni fa, per portare la carburante che serve per rifornire i trattori, posteggiati di solito sotto alla tettoia del fienile».

È stato lo stesso titolare, residente a Corporeno e proprietario del casolare nella laterale di via Banche, sabato mattina tornando in azienda, a scoprire con grande rammarico il furto: «Ho trovato i trattori spostati in mezzo all'aia e i serbatoi erano vuoti. In più nel magazzino mancavano chiavi, compressori e altre attrezzature che uso per il lavoro in campagna, per un valore complessivo di alcune migliaia di euro». Non appena scoperto il furto, l'uomo ha informato i carabinieri dell'accaduto. Sul luogo sono intervenuti, per il primo sopralluogo e i rilievi del caso, i militari del nucleo operativo radiomobile e della stazione dei carabinieri di Cento. In corso di definizione l'ammontare del danno subìto dall'azienda. All'amarezza, come riferisce il corporenese con la moglie, si aggiunge ora anche la preoccupazione: «Non è la prima volta che i ladri colpiscono le aziende agricole della zona. Sto persino pensando di non ricomprare l'attrezzatura che mi è stata rubata, per evitare il rischio che mi venga sottratta un'altra volta».

Beatrice Barberini

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