La Nuova Ferrara

Ferrara

il libro

“Le concerie di Ferrara, 1430-1935”

All’interno del borgo san Luca, la storia raccontata da Maragna

27 maggio 2014
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La prima fabbrica che a Ferrara trattava pelli animali sorse nel 1430 all’interno del borgo di San Luca, fondata dai frati cappuccini dell’ordine di San Francesco. Nel 1501 venne seriamente danneggiata dalla rotta del Volano, ma la distruzione sarebbe arrivata nel 1625 sempre per colpa di un’esondazione delle acque, stavolta però del fiume Reno. La conceria fu trasferita quattro anni più tardi in via Ripagrande. A ricostruire i fatti è Luciano Maragna nel suo ultimo libro, intitolato “Le concerie di Ferrara, 1430-1935”. L’autore, scrive nell’introduzione Adriano Rossi, “è bravissimo nel ricercare negli archivi storici e nelle biblioteche le notizie riguardanti le concerie sorte nella città estense, che sono state numerose, e tra queste gli piace soffermarsi, in particolar modo, in quella più famosa e fors’anche affermata e duratura, perché ancor oggi esiste una traccia almeno nelle sue mura originarie, della conceria di via Ripagrande angolo corso Porta Reno, edificata prima come Hostaria e Albergo dell’Angelo, poi conceria e infine casa di riposo per anziani”. Il libro, puntuale e molto ricco di dettagli, frutto di pazienti ricerche condotte tra i documenti custoditi negli archivi storici cittadini, è corredato da un interessante elenco di commercianti, artigiani e imprenditori attivi nel 1882. Luciano Maragna, laureato in lettere all’Università di Bologna, giornalista pubblicista, è socio dell’Accademia delle Scienze di Ferrara e della Deputazione di storia patria ferrarese. In passato ha pubblicato diverse opere sulla storia e sulle chiese cittadine e sulla Transpadana ferrarese.

Fabio Terminali