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M5S archivia la festa «Ma abbiamo 5 eletti»

M5S archivia la festa «Ma abbiamo 5 eletti»

Morghen velenosa su Fb, poi promette battaglia: scopriremo i loro ‘segreti’ Pattuglia di consiglieri alla prima esperienza, prevalgono gli esperti di sanità

27 maggio 2014
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FERRARA. Niente festa sotto il Savonarola o all’ex Borsa, come l’anno scorso, per i grillini ferraresi. «Ci troviamo tra di noi per una cena privata» dicevano ieri Ilaria Morghen, Alessandro Cantale e il gruppetto in avanscoperta ieri pomeriggio in Consiglio comunale, che per cinque di loro diventerà abituale palestra di opposizione. La pattuglia più consistente dopo quella Pd, un “botto” di rilievo assoluto visto che «da zero siamo passati in pochi mesi a oltre 10mila voti, idem per le Europee dove abbiamo eletto 17 parlamentari dei quali due emiliani: la rete è completa» ripeteva a tutti i microfoni la candidata sindaco. Riflessione a freddo, mentre a caldo Morghen si era espressa come riportato nel riquadro, e ieri si leggevano sul volto suo e di tutti i pentastellati i segni della tensione e della stanchezza di questi giorni. Le speranze erano altre, alla vigilia non pochi parlavano di ballottaggio, anche se ieri i grillini le rubricavano a «sogni», valorizzando il risultato ottenuto. «La veglia elettorale? Io ho lavorato, ero in sala operatoria l’altra notte» ha ripetuto Morghen, e anche gli altri attivisti erano nelle stesse condizioni.

Di fatto la festa è messa tra parentesi, meglio concentrare tutte le attenzioni sul modo di fare opposizione, che sarà agguerrito. «Entriamo nel palazzo e finalmente avremo accesso ai documenti “segreti”, vogliamo passare a setaccio tutto, proprietà del Comune, Psc, situazioni degli amministratori. Se resto in consiglio? Certamente, per il capogruppo non so, non ho ancora parlato con gli altri» è la conclusione di Morghen.

Tutti i componenti della pattuglia grillina sono alla prima esperienza amministrativa, diversi però ne hanno parecchia in campo medico. Oltre alla candidata sindaco, che è rianimatrice, c’è il secondo più votato della lista, Alessandro Bazzocchi, che fa il medico, mentre l’organizer del gruppo storico grillino, Alessandro Vitali, sale sulle ambulanze della Croce rossa. C’è poi uno studente, che è anche il più votato, Federico Balboni, mentre la traduttrice Beatrice Roveroni, nome web Rove, è la prima esclusa. Nel gruppo degli eletti sta nel centro Silvia Mantovani, punto di riferimento storico del movimento in città, la cui ritrosia nell’apparire potrebbe lasciare il posto ad un incarico di rappresentanza. Fuori restano esponenti di spicco come Francesca Tavone, Claudio Fochi o lo stesso Cantale.

L’apprendistato non si preannuncia semplice, al cospetto di una giunta e una maggioranza collaudate, ma la stretta di mano Morghen-Tagliani, con contorno di sorrisoni, ieri pomeriggio, è puro fair-play. (s.c.)

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