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Anziano raggirato riconosce la finta impiegata postale

TRESIGALLO. Ha consegnato 350 euro in contanti e la tessera BancoPosta con il codice pin a una finta impiegata delle poste, che gli aveva fatto credere non solo che era necessario controllare il...

28 maggio 2014
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TRESIGALLO. Ha consegnato 350 euro in contanti e la tessera BancoPosta con il codice pin a una finta impiegata delle poste, che gli aveva fatto credere non solo che era necessario controllare il denaro che aveva in casa, ma anche che il pensionato doveva ricevere degli arretrati da accreditare sul suo conto. Una delle tante truffe di cui restano vittime gli anziani, solo che questa volta al raggiro è seguito un processo. Accusata di aver “interpretato” il ruolo della finta impiegata postale, c’è Adriana Celesti a cui gli inquirenti sono risaliti tramite la targa di un’auto. La donna, difesa dall’avvocato Michele Ravenna, nega però di essere la stessa persona che l’8 novembre del 2011 ingannò e derubò un 68enne residente a Tresigallo. È stata proprio la vittima, ieri in tribunale, a ripercorrere gli avvenimenti. Ed è emersa tutta l’astuzia di chi è “specializzato” in questo tipo di raggiri: l’autrice dell’inganno infatti non solo era perfettamente a conoscenza dell’ufficio postale presso cui il pensionato aveva aperto il conto, ma sapeva anche il nome dell’impiegata a cui l’uomo si rivolgeva abitualmente. Così quella mattina, suonando alla porta dell’anziano, disse che era una collega dell’impiegata, incaricata di controllare le banconote che l’uomo aveva in casa e di accreditargli gli arretrati che gli spettavano. «Mi sono fidato, a son stà imbalzà» ha ammesso la vittima, che nel giro di mezz’ora si vide sparire 350 euro in contanti e altri 400 dal conto. Quando si accorse del raggiro e chiamò i carabinieri era ormai tardi. Per fortuna però aveva notato l’auto su cui si era allontanata la donna e proprio grazie a questi elementi i carabinieri erano risaliti all’imputata. Imputata che ieri la vittima ha riconosciuto senza esitazione tra alcune foto. Il processo riprende il 6 giugno. (a.m.)