Ieri mattina dal giudice l’ingegner Pretner «M’avvalgo della facoltà di non rispondere»
Si è avvalso della facoltà di non rispondere l'ingegnere Augusto Calore Pretner, arrestato nei giorni scorsi per concorso in peculato con l'ex ministro all'ambiente Corrado Clini. L'ingegnere, agli...
Si è avvalso della facoltà di non rispondere l'ingegnere Augusto Calore Pretner, arrestato nei giorni scorsi per concorso in peculato con l'ex ministro all'ambiente Corrado Clini. L'ingegnere, agli arresti domiciliari a Padova, si è presentato ieri in tribunale a Ferrara in tarda mattinata con un giovane legale, a rappresentare i suoi difensori padovani (Fragasso e Vasoin): del resto, l'interrogatorio di Pretner è stato velocissimo, appena una manciata di minuti davanti al gip Piera Tassoni e ai due pm titolari dell'inchiesta, Nicola Proto e Filippo Di Benedetto, per il tempo necessario per verbalizzare la sua volontà di non rispondere alle accuse. Secondo gli inquirenti che hanno deciso il suo arresto, Pretner, in concorso con Clini, avrebbe distratto una parte dei soldi che il ministero dell'ambiente italiano aveva investito nel progetto «New Eden» in Iraq: dei 54 milioni finanziari, secondo l'accusa, sarebbero finiti 3 milioni 170 mila euro in conti correnti in una banca di Lugano, riconducibili appunto a Clini (un milione di euro) e Pretner (il resto) mentre una piccolissima parte di questi soldi sarebbe andata ad una terza persona, deceduta nel frattempo. L'inchiesta di Ferrara è solo una tranche di una grande indagine che vede impegnati, in accertamenti autonomi e coordinati per non sovrapporsi, magistrati tra Roma che indaga per corruzione internazionale, la Svizzera che indaga per riciclaggio internazionale e l'Aja, sede di Eurojust, l'organismo di collegamento tra i magistrati europei.