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In manette per spaccio Condannato a dieci mesi

In manette per spaccio Condannato a dieci mesi

È stato condannato a 10 mesi di reclusione e 3000 euro di multa uno spacciatore residente a Portomaggiore, arrestato nei giorni scorsi dalla squadra mobile e processato per direttissima. Venerdì...

28 maggio 2014
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È stato condannato a 10 mesi di reclusione e 3000 euro di multa uno spacciatore residente a Portomaggiore, arrestato nei giorni scorsi dalla squadra mobile e processato per direttissima. Venerdì scorso la sezione Antidroga della polizia era impegnata in un servizio contro il traffico di stupefacenti, dopo aver individuato una nuova zona di spaccio al centro commerciale Diamante, dove ultimamente vengono “dirottate” le consegne di stupefacente da parte di spacciatori nigeriani, attraverso “vedette” in bicicletta oppure donne in stato di gravidanza. Il primo contatto tra il pusher e il cliente è avvenuto in zona Gad, dove i poliziotti erano appostati durante il servizio antidroga. Questa volta però lo scambio era tra “colleghi”, perché il cliente, oltre che per uso personale, doveva comprare la droga per spacciarla a sua volta nella sua area di riferimento, ovvero il Basso Ferrarese.

Il cliente dunque, L.F.F. un italiano di 36 anni, la sera di venerdì scorso si era presentato all’appuntamento a bordo di una Renault Scenic per comprare mezzo etto di marijuana che avrebbe poi in parte smerciato nel Basso Ferrarese e in parte tenuto per sè. Non appena i due si sono incontrati, il personale della Squadra Mobile è intervenuto subito, bloccando l'uomo appena dopo la cessione senza per altro riuscire a bloccare il "pusher" nigeriano che si dava alla fuga.

Durante la perquisizione domiciliare a carico dell'arrestato gli uomini dell'Antidroga hanno trovato due grammi di ottima cocaina e materiale per il confezionamento delle dose e sostanza da taglio.

LF.F. è stato arrestato e messo ai domiciliari, così come deciso dal sostituto procuratore Nicola Proto, che ha fissato inoltre il giudizio in direttissima.

Il processo si è concluso appunto con la condanna dell’imputato a mesi 10 di reclusione (pena sospesa ) e 3.000 euro di multa.