La Nuova Ferrara

Ferrara

rapina al barco: confronto all’americana

La vittima non ricorda

Troppo forte lo choc provato il pomeriggio del 15 aprile, quando una banda di malviventi lo legò nella sua gioielleria del Barco e lo rapinò di preziosi per 20mila euro. L’anziano titolare della...

28 maggio 2014
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Troppo forte lo choc provato il pomeriggio del 15 aprile, quando una banda di malviventi lo legò nella sua gioielleria del Barco e lo rapinò di preziosi per 20mila euro. L’anziano titolare della gioielleria Martini ieri non è stato in grado di ricostruire con precisione la sequenza degli avvenimenti o attribuire a ciascun indagato il ruolo svolto durante l’incursione a volto scoperto, nè è riuscito a riconoscere uno degli arrestati, nel corso di un “confronto all’americana”. L’incidente probatorio che si è tenuto ieri davanti al gip Bighetti aveva appunto l’obiettivo di chiarire la ricostruzione dei fatti e valutare la posizione di uno dei sei arrestati, Gerald Hida, catturato dai carabinieri non nell’immediatezza del colpo, ma poco dopo, a casa sua in via Maragno. L’uomo, assistito dall’avvocato Salvatore Mirabile, ha sempre sostenuto di non aver partecipato alla rapina e visto l’esito dell’incidente probatorio (che entrerà a far parte del fascicolo d’indagine), il suo difensore chiederà ora la revoca della misura restrittiva. Oltre a Gerald Hida, altre cinque persone si trovano in carcere per la rapina alla gioielleria Martini.