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L'opposizione meglio del Maalox

29 maggio 2014
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di Stefano Scansani

Sopravvissuta ai fuochi e ai fumi della campagna elettorale, la zanzara ora entra nel suo periodo più prospero e ronzante. Estate. E per forza biologica l’insetto si agita e molesta. Secondo testimoni di rango e con buona esperienza la sconfitta candidata grillina Ilaria Morghen lunedì in municipio era troppo felice, sorridente, luminosa. Così da presumere che sarebbe ampiamente soddisfatta di non avercela fatta, di non essere il sindaco. Ma ci pensate già oggi, che cosa avrebbe dovuto fare e disfare l’anestesista-boxeur M5S? Smantellare la geotermia, illuminare i parchi con energia sostenibile, trasformare i Diamanti in laboratori d’arte diffusa e popolare, fare turismo infilando la calzamaglia alla città, scovare e cavare ogni amianto rimasto e cominciare a processare online chi a Ferrara ha tenuto il potere a lungo e in largo. I loro imputati sarebbero gli stessi, che noia. L’opposizione è perciò meglio del Maalox. Ha ragione la dottoressa Morghen: farà opposizione per avere anche accesso alle carte comunali, così da conoscere e divulgare misteri e segreti. Spero non incappi nelle fotografie che entreranno oggi nell’archivio della carta stampata del municipio: quelle che ritraggono le gambe dell’assessore uscente (e rientrante?) Luigi Marattin che renziano più di lui non c'è nessuno. Domenica notte nella sede del Pd indossava un paio di jeans che chiamare sbrindellati è dire poco. La zanzara ci vede un presagio d’austerità e tagli (l'assessore al Bilancio infatti ne aveva un paio per ogni ginocchio). Appello: #marattinstaielegante.

Ieri, dal canto suo, l'assessore uscente (e rientrante?) ai lavori pubblici Aldo Modonesi ha postato sulla sua pagina Facebook una sola parola: Ricominciamo. Lui, che a quanto si ronza vorrebbe fare il sindaco post-Tagliani, forse sa o non sa che quello è anche il titolo di una canzone di successo di Adriano Pappalardo la quale a un certo punto dichiara: “Io non posso restare seduto in disparte /né arte né parte /non sono capace di stare a guardare…”.

Anche se placido e poco tecnologico il candidato di Forza Italia Vittorio Anselmi non è stato da meno. In tempi non sospetti - il 23 maggio - ha postato un suo commento sul pendolarismo di Pier Ferdinando Casini da Berlusconi a Renzi: “Come volevasi dimostrare! E sono convinto che anche a Ferrara si vedrà chi sarà l'alleato di Tagliani. Ciambella? Con buco o senza sarà di salvataggio”. Anselmi ce l’aveva con i centrodestristi cattolici. Anche col candidato Francesco Fersini, giovane di Comunione e Liberazione, che si è presentato a votare in sella a una motoretta rossa? Vespa-ciambella. Ah, dimenticavo l’assessore uscente (rientrante? ho dubbi) Rossella Zadro, silurata di razza, che domenica ha postato un pensierino di buon auspicio per la sua lista col titolo “Vadooo!!!”. La canzone di Vasco Rossi preciserebbe "al massimo". Lei è al minimo. Zzz