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la replica: pronto il ricorso

Cadute molte contestazioni

Cadute molte contestazioni

Annunciano fin da ora che faranno ricorso, i convenuti condannati dalla Corte dei Conti a rifondere il danno erariale causato all’ente pubblico. In un comunicato stampa diffuso ieri pomeriggio, la...

29 maggio 2014
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Annunciano fin da ora che faranno ricorso, i convenuti condannati dalla Corte dei Conti a rifondere il danno erariale causato all’ente pubblico. In un comunicato stampa diffuso ieri pomeriggio, la Provincia non manca di ricordare che parte delle accuse contestate dalla procura regionale non hanno retto il vaglio dei giudici: «Le oltre 70 pagine della sentenza pongono in evidenza che le tesi iniziali della Procura sono state respinte, a partire dall'aspetto riguardante il titolo di studio richiesto (la laurea), proseguendo su quello della figura dirigenziale e, soprattutto, è stata rigettata la tesi di nullità del contratto. Rispetto al danno inizialmente indicato in sede di citazione di 226.070,90 euro, la sentenza ha totalmente stralciato l'imputazione sulla nullità del contratto a suo tempo stipulato e riconosciuto parte dell'emolumento ad personam, riducendo a 90mila euro la richiesta di restituzione».

Richiesta che ora, attraverso il ricorso, puntano ad annullare: «In ogni caso - continua la nota - siccome la Provincia ritiene che la sentenza sia ingiusta anche per la parte residua, è già stata data disposizione ai legali di preparare il ricorso in appello. Per concludere: se la legge dello Stato obbliga gli enti locali ad avere un segretario generale che vigila sulla legittimità degli atti, l'amministrazione del Castello Estense si chiede perché poi dovrebbero essere amministratori che non hanno alcuna competenza giuridica a pagare per un atto che, a parere della Procura della Corte dei Conti, contiene un vizio di legittimità. La questione riguarda un'assunzione temporanea prevista dalla legge e attuata con i pareri positivi di tutti i tecnici».