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Il 7 luglio il passaggio di legge sulle competenze

La legge 56 è entrata in vigore all’inizio del mese di aprile di quest’anno. Da 107 le province italiane si riducono a 97 (le altre dieci si trasformano in città metropolitane: Bari, Bologna,...

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La legge 56 è entrata in vigore all’inizio del mese di aprile di quest’anno.

Da 107 le province italiane si riducono a 97 (le altre dieci si trasformano in città metropolitane: Bari, Bologna, Firenze, Genova, Milano, Napoli, Reggio Calabria, Roma, Torino, Venezia), mantengono gli stessi confini ma diventano enti di area vasta e di secondo livello.

Una scadenza importante è quella del 7 luglio: entro quella data la Conferenza Stato-Regioni, mediante un decreto del presidente del consiglio dei ministri, dovrà aver individuato le ulteriori funzioni dei nuovi enti territoriali oltre quelle indicate dalla legge.

Un passaggio significativo poiché in base a ciò sarà messo nero su bianco la mappa delle competenze e la mobilità del personale, di conseguenza quanti addetti rimarranno in dotazione alla Provincia e quanti invece transiteranno alla Regione o alle Unioni di Comuni (regolamentate anch’esse dalla legge 56).

Entro il prossimo 30 settembre dovrà essere eletto il nuovo consiglio provinciale, da parte dei sindaci del territorio

Entro fine anno, la votazione del presidente della Provincia e l’approvazione del nuovo statuto dell’ente alle indicazione della legge; fino all’insediamento resta in carica, per l’ordinaria amministrazione, il vecchio presidente e la vecchia giunta, senza percepire compensi. (f.t.)