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Ricostruzione, un iter a ostacoli

Ricostruzione, un iter a ostacoli

L’inesperienza rallenta i lavori, ma scuole e abitazioni restano in cima alle priorità

29 maggio 2014
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CENTO. Dalla gestione dell'emergenza ai primi lenti ma decisi passi in quel complesso percorso che è la ricostruzione post sisma.

Un quadro preciso, quello dipinto ieri nel corso della tavola rotonda su 'Ricostruzione, le attese di pubblico e privati - Il Centese a due anni dal sisma', fatto al contempo di tante difficoltà ma anche di opportunità di crescita. A tracciare le tappe del percorso intrapreso nell'area del cratere, sono intervenuti nel salone della CariCento, Mauro Monti (ingegnere capo della Provincia), Carla Di Francesco (direttore dei Beni Culturali e Paesaggistici dell’Emilia-Romagna), Paolo Martinelli (vice Presidente Regionale Ance) e Ivan Damiano (direttore generale della Cassa di Risparmio Cento). Ad aprire l'iniziativa, il presidente della banca (spa) Carlo Alberto Roncarati. Davanti ad un pubblico non numeroso, costituito soprattutto da tecnici e dal prefetto Michele Tortora, dai relatori è stata evidenziata la lentezza della ricostruzione, soprattutto nei Comuni più grandi (a differenza dei più piccoli dove l'iter è più veloce). E tutto, non solo per la complessità del quadro normativo disposto dalla Regione e dalle difficoltà burocratiche e dal fatto che per la prima volta i tecnici e gli uffici che operano si sono trovati a confrontarsi con un evento come il sisma. Al centro del convegno, il ruolo svolto dalla CaRiCento a sostegno delle comunità e la priorità affidata a scuole e abitazioni. (be.ba.)

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