Mancava il guard rail, rinviata a giudizio
MIGLIARO. Stava rientrando a casa quando ha perso il controllo dell’auto che è finita nell’acqua del Po di Volano. Lì, in via Travaglio a Migliaro, ha trovato la morte, il 14 aprile 2012, Ornella...
MIGLIARO. Stava rientrando a casa quando ha perso il controllo dell’auto che è finita nell’acqua del Po di Volano. Lì, in via Travaglio a Migliaro, ha trovato la morte, il 14 aprile 2012, Ornella Botti, 58 anni, e per quell’incidente la responsabile dell’Ufficio tecnico del comune di Migliaro, Ilaria Simoni, è stata ieri rinviata a giudizio. La famiglia della vittima, che era nata a Migliaro ma risiedeva a Quartesana, si è infatti costituita parte civile imputando al Comune una carenza di manutenzione el campo della sicurezza stradale. Il guard rail di protezione, presente in passato in quel tratto di strada - come ricorda il legale che rappresenta la famiglia Botti, Eleonora Baldi - non è stato reinstallato. Una circostanza che ha reso più pericoloso il transito in via Travaglio. La barriera era stata tolta durante alcuni lavori disposti dalla Regione per uno smottamento. Poi c’era stato un rimpallo tra Comune e Regione per individuare chi avrebbe dovuto fare il ripristino. «L’accusa a nostro avviso non è fondata - ribatte l’avvocato Rita Gavioli, per contro dell’imputata - perchè la persona in questione non era nè dirigente nè aveva la disponibilità di fondi da spendere e quindi non poteva fare alcunché».