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presentati due bilanci particolari

Unife, parità di genere lontana

Unife, parità di genere lontana

Donne più brave ma dirigenti maschi. Allarme sull’età dei docenti

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Attraverso il bilancio sociale e di genere l’Università di Ferrara vuole raccontarsi ai diversi soggetti del territorio. L’edizione 2013, che prende in riferimento l’anno 2012, è stata presentata ieri mattina all’Auditorium Santa Lucia. Le attività, i progetti e le iniziative dell’ateneo sono rendicontati in dettaglio da questi due documenti. «Sentiamo fortemente – ha spiegato il rettore Pasquale Nappi – l’esigenza di dare conto di quanto facciamo con il denaro pubblico al mondo economico, produttivo e alla società in generale». Impossibile dimenticare quanto successe due anni fa: il sisma, «un evento drammatico a cui abbiamo dato risposte in modo coraggioso, ribadendo la volontà di recuperare gli edifici danneggiati in via Savonarola per rimanere in centro», ha ribadito Nappi il quale ha segnalato due criticità, dopo aver illustrato i dati del bilancio sociale: «L’estrema ristrettezza del vincolo per le assunzioni, il che porta a far invecchiare il corpo docente e all’impossibilità di dare lavoro ai giovani ricercatori, e la costante diminuzione del finanziamento statale ordinario: se nel 2012 è stato di 78 milioni, l’anno successivo è calato a 73». Problemi, peraltro, che sono una costante del rettorato Nappi, puntualmente sottolineati in ogni occasione pubblica.

Il bilancio di genere d’altro canto offre «una fotografia nitida e impietosa» (parole del rettore) di quanto ci sia ancora da fare affinché le pari opportunità entrino nelle aule universitarie. Nonostante le studentesse si laureino prima e più difficilmente vadano fuori corso rispetto ai colleghi maschi, la forbice cambia di segno quando si sale di livello: c’è una netta supremazia degli uomini nel personale docente e tra i ricercatori, mentre è complessivamente molto scarsa la presenza la presenza femminile nelle posizioni apicali.

Nel frattempo, comunque, l’ateneo non se ne sta con le mani in mano e annuncia le quote rosa: mercoledì all’unanimità il consiglio d’amministrazione ha approvato il principio costituzionale per garantire una rappresentanza delle donne negli organi di governo; lo stesso aveva fatto in precedenza il Senato accademico. «Per l’immediato futuro – ha detto Silvia Borelli, presidente del consiglio di parità a Unife - abbiamo costituito un comitato scientifico, che si avvale dell’apporto anche di soggetti esterni, con il compito di creare un format del bilancio di genere che potrà essere utilizzato da tutti gli altri atenei».

Durante l’iniziativa di ieri sono intervenuti anche il vicesindaco Massimo Maisto e la consigliera di parità per l’Emilia-Romagna Rosa Amorevole. Al termine della presentazione sono stati consegnati i diplomi ai partecipanti del corso “Donne Politiche e Istituzioni”.

Fabio Terminali