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Il Consorzio agrario punta sullo sviluppo

Il Consorzio agrario punta sullo sviluppo

Accordo con Bia per fornire il grano duro per il cous cous

31 maggio 2014
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GUALDO. L’agricoltura guarda avanti e si prepara ad affrontare quelle che sono le sfide future. È questa la valenza della conferenza che si è svolta giovedì nella tenuta Le Aie, presso la Fondazione Fratelli Navarra a Gualdo. Un’iniziativa originale che è stata organizzata dal Caf, - il Consorzio agrario di Ferrara - che ha inteso quest'occasione come un mezzo per comunicare con gli agricoltori ferraresi, informandoli sulle maggiori novità e facendo loro toccare con mano l'attuale contesto legato al comparto cerealicolo locale.

L'incontro si è aperto con un'attività "pratica" consolidata negli ultimi decenni, ossia la visita ai cosiddetti campi dimostrativi adiacenti la tenuta. I presenti, nello specifico, sono stati accompagnati da Natalino Gardinale del Caf a osservare da vicino i campi parcellari coltivati con frumento duro e tenero, su cui sono state eseguite prove varietali e che sono stati trattati con diverse tipologie di prodotti fitosanitari. La visita aveva come obiettivo verificare soluzioni nuove e passate per definire un nuovo indirizzo cerealicolo, adeguato ai cambiamenti climatici degli ultimi anni (temperatura più alta e precipitazioni sempre più improvvise e abbondanti: un clima che si sta tropicalizzando). Presente in questa fase una nutrita rappresentanza del mondo agricolo ferrarese - oltre cento aziende.

La seconda parte della giornata è stata rappresentata da un convegno, sempre alla tenuta Le Aie, che è iniziato con una ripresa di memoria su quanto visto in campo da parte della guida del Caf, Adriano Facchini.

Alla tavola rotonda hanno partecipato, oltre agli agricoltori, anche molte imprese di prodotti fitosanitari. La conferenza stampa che si è svolta in seguito ha riguardato inoltre il recente accordo siglato fra il Consorzio agrario di Ferrara e la Bia Spa di Argenta, originale e importante azienda produttrice di cous cous, leader del settore in Europa. Secondo questo accordo sarà l'ente di via Marconi a fornire alla Bia il grano duro da impiegare per preparazione della semola per il cous cous.

La Bia si avvarrà, per la trasformazione del grano duro ferrarese, del Mulino del Po. Per la produzione del cous cous saranno coltivate varietà speciali di grano in aziende selezionate del territorio, che per la loro produzione seguiranno uno specifico disciplinare di produzione. Il cereale verrà poi stoccato nei magazzini del consorzio in vista della molitura.

«Un alimento insolito nel nostro territorio, ma particolarmente apprezzato in molte aree del mondo - è stato ribadito -, sarà dunque realizzato nella provincia di Ferrara in una filiera rigorosamente locale, secondo un disciplinare dal bassissimo impatto sulla salute e sull'ambiente».

L'intesa, curiosamente, va ad accomunare due realtà in fase di rilancio, che hanno attraversato periodi di crisi ma che stanno registrando già un cospicuo successo.

La Bia, che fino al 2006-2007 viveva un periodo di forte difficoltà, è stata rilevata da nuova compagine, di cui fanno parte il direttore Luciano Pollini e l'azionista di maggioranza Giacomo Ricci, agente del Caf per quattro anni 54 anni fa, ora capace imprenditore 83enne. Pollini e Ricci sono stati capaci di imprimere all'azienda negli ultimi anni un esemplare trend di crescita. Il Consorzio, dal canto suo, è in piena fase di ripresa dopo il pagamento degli ultimi debiti; significativa, in questo senso, ribadiscono dal Consorzio è anche la «riapertura dell'agenzia di Zerbinate, nel comune di Bondeno», che è stata ufficialmente effettuata ieri sera.