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Patto fra Palio e Caricento: senza privati non si cresce

Patto fra Palio e Caricento: senza privati non si cresce

Il presidente Fortini: «Collaborazione economica ma anche organizzativa» Damiano (Cassa): «Fare sistema grazie all’apporto di una banca sana»

31 maggio 2014
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Sull’entità della sponsorizzazione viene mantenuto uno stretto riserbo, ma Ente Palio e Cassa di Risparmio di Cento assicurano che si tratta di un «contributo molto importante» (attorno ai 20-30mila euro l’anno). È certamente l’inizio di una storica collaborazione quella tra il Palio di Ferrara e l’istituto di credito centese, una “joint venture” che avrà durata di tre anni e che dovrebbe contribuire alla crescita della manifestazione, sia in termini puramente economici che in organizzativi e di promozione degli eventi che l’Ente Palio propone a Ferrara e fuori città. L’avvio di questo nuovo sodalizio è stato presentato ufficialmente ieri in municipio (sala Arazzi) alla presenza del presidente dell’Ente Palio, Alessandro Fortini, del direttore generale Caricento Ivan Damiani e di Raffaele Maragno per Dinamica Media. «È senza dubbio - ha commentato Fortini - l’accordo più importante che abbiamo siglato nel 2014, per contenuto e strategia. Senza la presenza dei privati, il Palio non può pensare di organizzare eventi di livello e supportarsi autonomamente. In questo modo abbiamo raggiunto un interlocutore importante, radicato nel territorio e con una lunga tradizione, e lo abbiamo fatto a poche ore dalla grande festa delle corse in piazza Ariostea, quindi di buon auspicio per un’edizione del Palio straordinaria». Di questa nuova partnership i due interlocutori hanno iniziato a ragionare già qualche mese fa e CariCento ha deliberato martedì scorso, convinta, come ha riferito Damiano, che sia «importante consolidare la presenza sul territorio provinciale, impegnandoci a cercare collaborazioni non estemporanee e con attori forti». L’intento strategico della banca centese è dunque quello di «fare sistema in termini concreti», grazie alla fortuna di avere «la possibilità di farlo con una banca sana». (m.a.)