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Pochi debiti, aziende ferraresi da record

Pochi debiti, aziende ferraresi da record

Un record positivo in economia per Ferrara è un evento da segnare con l’evidenziatore. Lo diventa ancor di più se riguarda un ambito cruciale per la speranza di una ripresa, cioè lo stato di salute...

31 maggio 2014
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Un record positivo in economia per Ferrara è un evento da segnare con l’evidenziatore. Lo diventa ancor di più se riguarda un ambito cruciale per la speranza di una ripresa, cioè lo stato di salute delle imprese. E secondo una ricerca di Ria Grant Thornton, una società internazionale di revisione contabile, Ferrara è al vertice regionale per quanto riguarda le aziende “virtuose”, quelle cioè con un livello d’indebitamento inferiore al patrimonio netto. Stando a questa ricerca, condotta nell’ambito del premio “Le tigri” tra 6.600 imprese emiliano-romagnole, il 72% delle aziende ferraresi vanta questa condizione di sostanziale stabilità patrimoniale, il che dopo sei anni di crisi può avere una duplice valenza: da un lato, può significare che la capacità di resistenza delle aziende sopravvissute è alto, come succede con le selezioni genetiche; dall’altro, che la stretta creditizia persistente ha costretto gli imprenditori a fare sempre meno ricorso all’indebitamento, cioè ai prestiti bancari. In ogni caso, per una volta Ferrara stacca Forli, Modena e Parma, che hanno un’incidenza del 70% di aziende poco indebitate, e tutte le altre province. In generale, dice Sandro Gherardini, responsabile regionale di Ria Grant, le aziende emiliano romagnole sono in miglioramento rispetto all’anno scorso, e sicuramente «di grande solidità», situazione «da cui traiamo un segnale positivo e di buon auspicio per tutte quelle imprese che in questi anni non hanno smesso di credere nelle proprie capacità imprenditoriali, continuando a generale valore tramite qualità e innovazione».