Agrinsieme è critica sull’accordo
Apprese le prime indiscrezioni sugli elementi dell'accordo raggiunto tra ministero per le Politiche Agricole e Regioni per le regole da applicare alla riforma Pac 2020, Agrinsieme Ferrara, per voce...
Apprese le prime indiscrezioni sugli elementi dell'accordo raggiunto tra ministero per le Politiche Agricole e Regioni per le regole da applicare alla riforma Pac 2020, Agrinsieme Ferrara, per voce del coordinatore provinciale Pier Carlo Scaramagli, giudica l'intesa «politicamente insignificante, anzi dannosa, che mortifica l'agricoltura italiana con misure a tratti poco incisive e a tratti penalizzanti per quelle imprese che fanno crescita e occupazione per il Paese». Pur in attesa di conoscere i dettagli Agrinsieme Ferrara, coordinamento tra Confagricoltura, Cia e Alleanza delle Cooperative Italiane, fa trapelare un giudizio negativo. «Il coordinamento nazionale - rimarca Scaramagli - aveva formulato diverse proposte, tra le quali quella di utilizzare il livello massimo del 15% della quota di risorse da destinare ai pagamenti accoppiati per i settori produttivi. Fermandosi all'11%, ministro e assessori hanno rinunciato alla gestione di una parte importante delle risorse disponibili e per di più prevedendo misure che potrebbero rivelarsi di fatto ininfluenti sui conti aziendali. Non è escluso che l'accordo contenga anche misure penalizzanti nel disciplinare “l'agricoltore attivo” e porti riduzioni dei pagamenti oltre determinate soglie, incidendo negativamente su realtà dinamiche e competitive che creano ricchezza e occupazione". "C'era spazio per confrontarsi di più - afferma Scaramagli - magari riservando maggiore attenzione alle proposte avanzate da Agrinsieme, con soluzioni più equilibrate e più attente alle reali esigenze delle imprese agricole. Oltre a quanto già previsto in termini di aiuti accoppiati per pomodoro da industria e barbabietole, non ci resta che sperare, in particolare per quanto riguarda l'agricoltura ferrarese nella nuova Ocm Ortofrutta. Stando agli annunci, dai provvedimenti che ne scaturiranno, potrebbe arrivare nuova linfa per settori strategici del nostro agroalimentare». (a.t.)