I bambini imparano il commercio leale
Confartigianato, CamCom e Finanza uniti in una campagna antiabusivismo Il progetto “Troppo bello per essere vero” destinato ai bimbi delle elementari
«La contraffazione e l’abusivismo provocano danni al lavoro regolare e alla finanza pubblica».
Le parole pronunciate ieri mattina dal vicepresidente di Confartigianato Paolo Cirelli sono la sintesi di un lavoro svolto dall’associazione di categoria (insieme con Camera di Commercio e Guardia di Finanzia) per formare nei consumatori più giovani la consapevolezza di quanto sia importante acquistare prodotti realizzati e venduti nel rispetto delle leggi.
Per questo i destinatari del progetto ‘Troppo bello per essere vero’ sono stati i giovanissimi studenti di alcune scuole secondarie di primo grado: quella di Renazzo, la Corrado Govoni, la Alda Costa/Boiardo e la De Pisis di Ferrara, la Cosmè Tura di Pontelagoscuro, quella di San Bartolomeo in Bosco e quella di Baura. Tutte hanno ricevuto un attestato di partecipazione, ma siccome ciascun istituto ha anche realizzato nel corso del progetto un video sul tema, sono stati premiati pure i quattro migliori, con 500 euro destinati alla scuola di appartenenza.
«La repressione dev’essere accompagnata dalla formazione» ha ribadito intervenendo il prefetto Michele Tortora, che ha fornito un esempio chiarissimo: «nessuno pensa che comprando un asciugamano in spiaggia alimenta un circuito criminale molto pericoloso, e che quell’asciugamano è stato realizzato da persone sfruttate in modo ignobile».
Proprio per contrastare l’abusivismo, quest’anno sui nostri lidi comacchiesi partirà una novità: oltre al personale in divisa saranno impegnati anche alcuni volontari, che cercheranno di spiegare ai bagnanti perché non fare acquisti illegali.
Gabriele Rasconi