«Stop regionale, Geotermia a rischio»
Tagliani preoccupato: non si può chiedere a Hera di tener fermi per anni 50 milioni. Grillini soddisfatti ma diffidenti
LA REGIONE FERMA LA GEOTERMIA 2
Lo stop annunciato dalla Regione, sia pure non definitivo, rischia di costare alla città il progetto Geotermia 2, con i suoi 50 milioni d’investimento. L’allarme è lanciato dal sindaco Tiziano Tagliani l’indomani della netta presa di posizione sulla Nuovadell’assessore regionale Paola Gazzolo, che ha inserito anche la geotermia tra le attività messe in stand by dalla delibera del 23 aprile, seguita alle conclusioni della commissione Ichese. Proprio da qui partono le riflessioni di Tagliani: «Prendo atto dell’interpretazione dell’assessore, la Regione è indotta ad assumere posizioni molto prudenti dalla grossa ingenuità, chiamiamola in questa maniera, commessa sulla mancata diffusione del rapporto Ichese. Per noi, inutile nasconderlo, questo stop è una perdita di chance perché considero la Geotermia 2, come ripeto da mesi, un’opportunità per la città, anche perché così continueremo a respirare gas combusti per riscaldarci». Non si tratta di una bocciatura definitiva in vista di un nuovo progetto Hera di screening per la ricerca di fluidi geotermici nella zona di via Conchetta, ma di un rinvio come minimo di tre mesi e comunque subordinato alle risultanze dei monitoraggi sismici sul sito Cavone e alle risultanze della commissione Regione-ministero. È uno scenario che preoccupa i sostenitori del progetto? «Certo che preoccupa, già abbiamo tenuto in sospeso Hera per un anno (è addirittura del 2012 il primo progetto su Pontegradella, poi ritirato, ndr), ora arriva questo stop dai tempi indefiniti... È chiaro che non si può chiedere ad un’azienda di mettere da parte per anni 50 milioni di euro» è la valutazione del sindaco.
Diametralmente opposta, ma con riserva, la reazione di Maria Teresa Pistocchi, esponente M5S e del comitato no triv: «Ci fa piacere questa presa di posizione dell’assessore regionale, quantomeno ci darà la possibilità di organizzare meglio l’opposizione a questo progetto. Adottare il principio di precauzione sulla geotermia, dopo quanto emerso con il rapporto Ichese, è doveroso ma restiamo vigili nei confronti della Regione: non vorremmo, infatti, che questa mossa fosse funzionale solo a prendere un po’ di tempo, allontanare gli echi negativi del rapporto e poi andare avanti con il progetto». Grillini e Notriv stanno peraltro mobilitandosi anche contro la ripresa delle estrazioni di idrocarburi in Alto Adriatico, caldeggiata dal ministro Guidi.
Stefano Ciervo
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