Animalisti tra sfottò e divisioni
I ferraresi vogliono la piazzola di parco Massari assegnata ai ‘100%’: sarà derby
L’anno prossimo saranno gli animalisti ad aver bisogno di... un mossiere. Si profila già, infatti, il derby tra i due principali gruppi di difensori dei diritti di cavalli e asini, per la conquista del posto più ambito dalla contestazione al Palio: il fronte parco Massari. Quest’anno, come i più recenti, l’hanno spuntata i 100% animalisti, il gruppo veneto più estremista nei toni, ma i ferraresi Animal defenders, dal presidio dei giardini ex Standa si sono già messi avanti. «È stato il questore a imporci questa collocazione, perché ci avevano detto che parco Massari era già occupato. Ma l’anno prossimo vogliamo andarci noi là, e la richiesta l’abbiamo già formalizzata» raccontavano i Defenders. Il loro striscione, Palio=morte, è stato esposto anche in faccia ai contradaioli di San Benedetto che andavano in Castello, ma al di là di qualche sfottò non si è andati. «Vogliamo evitare che corrano cavalli e asini, lo spostamento all’Ippodromo sarebbe solo un palliativo» spiegava la vicepresidente Marianna Cirelli, mentre diversi turisti, italiani e francesi, si avvicinavano per chiedere lumi.
I 100% sono arrivati verso le 17, in una dozzina, con cartelli più crudi contro Trecciolino e Chiti, e slogan tipo «Non siamo più ai tempi della corte, Ferrara il tuo Palio è sofferenza e morte» o «Noi vogliamo davvero il fantino al cimitero». Si sono limitati a provocazioni verbali, raccolte solo in un caso da alcuni anziani dei giardini, e inviti ai bimbi a «non andare al Palio, i cavalli soffrono». Alle 20 tutti a casa senza incidenti.