Il centro si scalda e torna a vivere con il carnevale
POGGIO RENATICO. Peppa Pig, pirati, cow boy e molti altri personaggi radunati sabato sera in piazza a Poggio Renatico per festeggiare il carnevale in notturna dei bambini. Dopo lo stop dell’anno...
POGGIO RENATICO. Peppa Pig, pirati, cow boy e molti altri personaggi radunati sabato sera in piazza a Poggio Renatico per festeggiare il carnevale in notturna dei bambini. Dopo lo stop dell’anno scorso dovuto alle conseguenze del terremoto, il Comitato carnevale, presieduto da Loriano Vaccari ha voluto riportare la popolazione alla normalità centrando in pieno l’obiettivo. Seppure più di qualcuno sia stato trattenuto dal tempo incerto, chi si è presentato all'appuntamento in piazza si è divertito tra i carri, le maschere e una cascata di coriandoli. Ad aprire l’evento sono stati i Fev che dal palco hanno cantato “Bell'Emilia”; subito dopo è iniziata la sfilata con il carro dell’Avis e dell’Udi con il castello simbolo di Poggio, quello della società “Il Grillo” di Coronella ha proposto “La tribù del ghiaccio”, il carro della società “Lambruscoro” si è presentato con “Kung fu Panda”, quello dei “Polli ruspanti” con “La compagnia di Winnie the Pooh” e quello dei “Macaron” con “Le meraviglie di Alice” e 3 scatenate cubiste. Ad ogni passaggio non è mancato il lancio di palloni e vari gadget per i più piccoli che hanno potuto divertirsi anche con le giostre collocate tra la piazza e il castello, mentre gli adulti, oltre a poter fare spese all'interno dei negozi del centro hanno potuto sfamarsi e divertirsi grazie alle varie associazioni di volontariato. A monitorare che tutto filasse per il verso giusto erano presenti oltre alle forze dell'ordine anche l'Associazione carabinieri e la Protezione civile ormai perfettamente integrata nel territorio e sempre pronta a mettere in campo nuove iniziative. Alle 22 qualche goccia di pioggia ha fatto temere il peggio e alle 23.30, il gran finale con il falò di Rugnaticon che ha simboleggiato la fine dei festeggiamenti e, al tempo stesso, un gradito ritorno alla tradizione.
Nicola Vallese