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Il prefetto: «Insieme si può»

Il prefetto: «Insieme si può»

Tortora: «Contro la crisi serve la buona politica». Tagliani si rivolge ai giovani

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Unità, coesione sociale, attaccamento al territorio e ai valori della nostra Costituzione: «Insieme si può». Il prefetto Michele Tortora ha centrato su questi tempi il discorso che ha pronunciato in piazza Municipale, dove le celebrazioni del2Giugno si sono spostate dopo la discesa dei paracadutisti. Contro lo sfilacciamento, contro la sfiducia , contro lo scoramento alimentato dalla crisi economica solo l’ argine della buona politica può fornire l’antidoto e questa medicina il prefetto ha scoperto che la somministra «la stragrande maggioranza dei sindaci» che egli ha conosciuto grazie alla sua attività. «Ho notato - ha detto riferendosi in particolare a quelli che governano i comuni colpiti dal terremoto che tutti i sindaci sono stati rieletti. Significa che anche di fronte a circostanze drammatiche e scoraggianti sono stati dei sicuri punti di riferimento». Tortora si è augurato che «a questa stragrande maggioranza dei sindaci che ho conosciuto e che meritano la nostra stima» siano risparmiati altri dolorosi tagli.

Per il sindaco Tiziano Tagliani «oggi abbiamo il dovere di celebrare ogni passo compiuto in quella direzione che ha portato verso la libertà, la stessa che ci permette di vivere in uno Stato democratico che in sessantotto anni ha consegnato agli italiani una identità nazionale, ha consentito al nostro Paese di essere tra i principali attori del processo di unificazione europea e oggi di risultare fra quei paesi cui è affidato il fu turo della Europa stessa». «Per i giovani che abitano l'Italia - ha detto ancora Tagliani dobbiamo considerare ancora più rilevanti il messaggio e i valori che ci hanno consegnato i nostri Padri Costituenti se intendiamo superare la crisi che attanaglia il nostro Paese: è più che mai necessario lavorare in modo da non minare la credibilità delle istituzioni, la tenuta generale dell'economia, il reale avanzamento del complesso di riforme attese e la garanzia dei diritti di cittadinanza per tutti. Nella Carta Costituzionale c'è la nostra storia, il nostro passato, le nostre speranze, il nostro futuro».

Il sindaco dopo aver ricordato i caduti per la libertà e il contributo delle forze militari, ha sottolineato l’impegno odierno dei «cittadini impegnati nel volontariato sociale, gli insegnanti e gli educatori dei ragazzi, i genitori che sacrificano le proprie aspettative per darne di migliori ai loro figli, chi cerca lavoro ma anche gli anziani che tornano ad ospitare in casa figli adulti emarginati dalla crisi e tutti i giovani chiamati a un protagonismo diverso da quello della mera distrazione: questa è l'Italia che conta, questa è l'Italia libera e positiva».