Il sindaco Lodi: qui c’è senso di comunità
CENTO. In un centro storico trasformato in un giardino carico di fiori e piante, di sculture e giochi per bambini, con l'evento Fiori & Bimbi, Cento ha celebrato ieri la 68ª Festa della...
CENTO. In un centro storico trasformato in un giardino carico di fiori e piante, di sculture e giochi per bambini, con l'evento Fiori & Bimbi, Cento ha celebrato ieri la 68ª Festa della Repubblica. Appuntamento ieri mattina, proprio davanti all'attuale sede municipale di palazzo Piombini, con la giunta comunale, forze dell'ordine, vigili del fuoco, polizia municipale e sistema di volontariato di Protezione civile. Ad introdurre il discorso del sindaco Lodi, la Banda G.Verdi: «La scelta di celebrare la Festa della Repubblica davanti a palazzo Piombini è per aiutare i centesi a prendere coscienza che oggi e per qualche anno ancora, questo palazzo sarà la casa di tutti i cittadini. Da alcuni mesi si trovano gli uffici comunali, sfrattati dal sisma dalla residenza municipale nella quale da alcune settimane sono iniziati i rilievi finalizzati all'ormai prossima apertura dei cantieri. Sarà un intervento di restauro che richiederà qualche anno di lavoro in ragione dell'elevato livello di danni». La Festa della Repubblica, occasione poi per il sindaco, per parlare di sisma e risultati elettorali, con un frecciata a Fratelli d'Italia: «Dalle urne qualche giorno fa è uscito un segnale chiaro: la voglia di stabilità per il rilancio di questo paese. La Repubblica c'è, soprattutto sul fronte della solidarietà e dell'amicizia, e la macchina dello Stato funziona: ne abbiamo avuto la prova, anche in occasione degli eventi sismici. A Cento c'è senso di comunità, siamo parte di quel progetto su cui si fonda la Repubblica. La città ha anche detto no alla polemica, a chi grida e insulta, perché vogliamo costruire un futuro migliore per noi e i nostri figli». E con un pensiero al lavoro svolto dall'assessorato ai Servizi alla Persona per far fronte ai tanti casi di allontanamento dei minori dalle famiglie d'origine, di nuove povertà e nell'assistenza a tanti centesi in difficoltà, il sindaco ha ricordato: «Questa, la prima ricorrenza che Cento celebra dopo essere entrata nell'Unione Alto Ferrarese». (b.b.)
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