Ecco il nuovo consiglio comunale
Sciolta l’ultima incertezza: Vitiello entra come diciottesimo eletto Pd e può candidarsi capogruppo. Solo dieci donne
Anche l’ultimo dubbio sui risultati delle elezioni 2014 è stato sciolto ieri mattina: è Luigi Vitellio, segretario organizzativo Pd, l’ultimo degli eletti democratici. Il conteggio ufficiale delle preferenze, completato dall’Ufficio centrale elettorale, ha assegnato a Vitellio 349 consensi personali, 10 in più rispetto a quello ufficioso di martedì scorso, sufficienti a strappare il diciottesimo posto: potrebbe addirittura essere lui il capogruppo, in alternativa a una donna (Paola Boldrini o Cristina Corazzari). Il conteggio ufficiale ha fatto guadagnare diverse posizioni a Cristina Corazzari, che risulta quindicesima con 374 preferenze, +35 rispetto ai primi dati. Gli altri scostamenti significativi sono quelli di Vito Guzzinati (-18) e Paola Boldrini (-9), che tuttavia non cambiano granché il risultato complessivo. I primi Pd tra i non eletti sono Alessandro Talmelli e Patrizia Bianchini, per loro elevate probabilità di subentrare nel corso della legislatura.
Il conteggio ufficiale non ha cambiato invece la situazione degli altri gruppi, che erano peraltro cristallizzate da distacchi elevati in termini di preferenze. Vale la pena, quindi, di sottolineare l’alto tasso di turn over del nuovo consiglio, che presenta solo 8 membri con esperienze precedenti in quell’aula, anche se molti dei “nuovi” sono in realtà esperti di altre istituzioni. Appena dieci le donne elette.
Il primo consiglio comunale dovrebbe essere convocato dal sindaco per il 16 giugno (già venerdì, invece, è prevista la prima giunta): la seduta sarà presieduta dal consigliere più votato, cioè Girolamo Calò (Pd), che ha elevatissime probabilità di rimanere nello scranno più alto dell’aula. È infatti lui il candidato del Pd alla presidenza del consiglio, e Forza Italia non sembra troppo interessata alla proposta di Francesco Rendine (Gol) di presentare una candidatura alternativa per contrastare Calò, accusato di aver “barato” in campagna elettorale con una lettera personale agli arbitri di calcio. Giampaolo Zardi, il consigliere più votato dell’intera opposizione, è peraltro il candidato più autorevole alla vicepresidenza dell’assemblea, incarico ricoperto anche nelle precedente consiliatura. (s.c.)
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